«Siamo in 7 in 50 metri quadrati». Le storie di chi non ce la fa: protesta dei sindacati degli inquilini a Terni

Foto e video – Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini venerdì mattina sotto la prefettura

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di Fra.Tor.

«Da oltre 4 anni il bando per le case popolari non viene pubblicato nella nostra regione e tale ritardo comporta gravissime conseguenze per i nuclei familiari che versano in condizioni economiche difficili». Le organizzazioni sindacali degli inquilini e assegnatari – Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini – hanno organizzato venerdì mattina un presidio sotto la Prefettura di Terni con l’obiettivo di manifestare e sensibilizzare sui gravi ritardi cumulati in riferimento al bando per le case popolari in Umbria e più in generale per rivendicare il diritto alla casa per tutte e tutti.


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Le testimonianze


Le testimonianze dei cittadini

«Viviamo in 7 persone in 50 metri quadri», è la testimonianza di una cittadina presente al presidio. «Un membro della famiglia è disabile, abbiamo 4 figli e solo un bagno, una camera e un salotto. Sono quattro mesi che aspettiamo una casa popolare perché deve uscire il bando». E poi un’altra: «Aspettiamo questo bando con tanta ansia. Non posso permettermi un affitto con il mio stipendio da lavoro a ore. Tra bollette e affitto non arrivo a fine mese».


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Matteo Lattanzi, segretario provinciale Sunia


I sindacati

«Parliamo di migliaia di persone – hanno detto i sindacati – che non hanno la possibilità di sostenere i costi dei contratti di locazione nel mercato privato. Segnaliamo che rispetto alla situazione reale, il numero di alloggi a disposizione nel prossimo bando non sarà sufficiente. Per tale motivo ribadiamo che non è più rinviabile una campagna regionale di recupero e adeguamento delle centinaia di alloggi Ater non assegnabili per problemi di compatibilità con le vigenti normative».


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