Sisma, Norcia ‘rinasce’ con San Benedetto

Celebrazioni benedettine al via. Boccardo: «Abbiamo bisogno di ricostruire non solo gli edifici distrutti, ma anche il modo di stare insieme. Ce lo insegna il patrono d’Europa»

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Dal terremoto alla rinascita, nel nome di San Benedetto. In coincidenza con l’inizio della primavera, anche quest’anno, nonostante le ferite inferte dal terremoto, Norcia ha dato vita alle celebrazioni benedettine. 

La fiaccola benedettina La festa è iniziata lunedì sera con piazza San Benedetto gremita e vestita a festa per l’arrivo della fiaccola benedettina. Tutti ad accogliere i tedofori con la luce di Benedetto, dopo un tragitto che li ha portati fino a Bruxelles, cuore dell’Europa politica. A scortare il fuoco anche i gruppi sportivi dei corpi che stanno operando a Norcia dal 24 agosto scorso: Esercito, Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Ad accogliere la fiaccola, la vice presidente della Camera dei Deputati, l’onorevole Marina Sereni, la presidente del Consiglio Regionale dell’ Umbria, Donatella Porzi, gli ambasciatori di Svezia e Slovacchia, il sindaco di Ottobeuren, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo e il priore della comunità monastica di Norcia, Padre Benedetto Nivakoff. A fare gli onori di casa il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. «Ci siamo interrogati insieme al vescovo, ai monaci, alla Regione se fosse giusto, in un momento così difficile, per cui nostri concittadini stanno soffrendo, portare avanti le celebrazioni solenni per San Benedetto. La statua in piazza rimasta in piedi, nonostante intorno tanta distruzione, e questo ci ha incoraggiato nella nostra scelta, perché da qui dobbiamo ripartire per ricostruire Norcia».

La cripta «Con il sopralluogo improvvisato nella cripta – ha continuato emozionato il sindaco – che la tradizione vuole siano nativi i Santi Benedetto e Scolastica, abbiamo constatato che essa è in gran parte in piedi, ma la cosa incredibile è che in una cappellina completamente distrutta, è rimasta in piedi una piccola statua di San Benedetto. Il messaggio che sta passando in tutta Italia e in ogni luogo, anche a Bruxelles dove siamo stati con la fiaccola, è che la nostra comunità sta reagendo con grande dignità, seppur duramente ferita. Allora intorno alla statua di San Benedetto in piedi, come lo siamo noi dobbiamo ricostruire Norcia, tutti insieme, più bella e più sicura di prima. Oggi è primavera, una bella giornata e per noi questa fiaccola è l’inizio di una nuova luce e di una nuova speranza».

La riunione Si avvicina, intanto, l’importante appuntamento con la riunione dei presidenti del Parlamento Europeo e del Boureau di Presidenza che si svolgerà a Norcia venerdì. Un’evento che da lunghi anni è nella testa di Alemanno: portare l’Europa a «parlare d’Europa, dalla culla di San Benedetto». «Si discuterà di quanto Benedetto possa dare all’Europa, in un momento un cui le ragioni economiche e politiche sembrano non bastare più. Come il Mondo guarda all’Europa, l’Europa ora guardi a Benedetto – conclude Alemanno – e da qui, dalla terra natale del Patrono d’Europa, può scaturire linfa nuova per la solidarietà tra i popoli». Al termine dei saluti, i tradizionali fuochi d’artificio e il suono della campana che, recuperata dal campanile della Concattedrale di Santa Maria, è stata collocata in un campanile di legno, costruito ‘ad hoc’ dai vigili del fuoco.

La messa Martedì mattina nella piazza dedicata al patrono di Norcia, davanti alla cattedrale semidistrutta dal sisma del 30 ottobre, la celebrazione è continuata con la santa messa officiata dall’arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia, Renato Boccardo. Accanto a lui la comunità benedettina e le autorità tra le quali la presidente della Regione Catiuscia Marini, Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, il prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, il questore di Perugia Stefano Messina, ufficiali e comandanti dell’arma dei Carabinieri e numerosi sindaci del territorio. «Abbiamo bisogno di ricostruire non solo gli edifici distrutti – ha detto l’arcivescovo – ma anche il nostro modo di stare insieme. San Benedetto ce lo insegna». La celebrazione è stata animata dal Coro San Benedetto Città di Norcia, che ha ripreso ufficialmente la sua attività interrotta dopo il sisma del 30 ottobre scorso.

San Benedetto Il presule ha ricordato come Papa Paolo VI proclamò San Benedetto patrono principale d’Europa in quanto messaggero di pace e civiltà, quando al tramonto dell’impero romano, sembrava che il mondo crollasse. Con la sua opera fece sì che in Europa nascesse un nuovo giorno. Ha, quindi, fatto un parallelismo con i tempi attuali alle prese con la caduta di valori e una progressiva perdita di identità: «la croce, il libro e l’aratro, simboli benedettini, devono trovare ancora la loro ragione di essere. I valori religiosi, la cultura e il lavoro devono illuminare il nostro cammino tenendo alti i valori della famiglia e del diritto del bambino di avere un papà e una mamma. La famiglia, minacciata da chi vuole che un suo desiderio diventi legge. Ci vogliono rispetto e prudenza».

La processione Alla messa è seguita la processione per le vie della città dove, solo da pochi giorni, sono state riaperte alcune vie del centro. I rappresentanti delle guaite e dei castelli in abito medievale e la banda musicale hanno sfilato in onore delle reliquie del santo conservate. «Questa bella giornata di sole ha segnato questo giorno – ha detto l’assessore alla cultura, Giuseppina Perla – ringrazio tutte le associazioni che lo hanno consentito, c’è tutto per consegnarla alla storia; questo, come il suono della campana, sia di buon auspicio per una pronta rinascita della città».

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