Tagliavento denunciò gli ‘haters’ del web

Dopo Inter-Roma del febbraio 2017 offese a raffica per l’arbitro di Terni. Che non fece cadere la cosa. L’iter giudiziario è proseguito

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La querela era stata sporta la mattina del 28 febbraio 2017 presso la polizia postale di Terni, sulla scìa dell’esasperazione del vedersi offeso, minacciato, dileggiato da presunti tifosi che dopo la partita fra Inter e Roma di due giorni prima, finita 3 a 1 per i capitolini, avevano sfogato la propria frustrazione su Facebook, prendendosela pesantemente con l’arbitro del match, il ternano Paolo Tagliavento. Quest’ultimo – diversamente da come forse troppo spesso accade anche in ambito sportivo ed arbitrale – aveva denunciato coloro che avevano ‘vomitato’ epiteti di ogni tipo contro la sua persona e la sua famiglia. Ed il procedimento ha poi fatto il proprio corso.

Paolo Tagliavento

In tutta Italia

Fra i denunciati – poco meno di una decina sparsi in tutta Italia – figurano un giovane di Narni ma pure altri – di età compresa fra i 20 e i 60 anni – residenti in Veneto, in Lombardia, in Calabria, in Emilia Romagna. Che hanno pagato con l’imputazione diretta per diffamazione e minacce – nel caso del narnese formulata dal pm Barbara Mazzullo – i propri sfoghi-ultras. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Maurizio Cecconelli, se l’è poi cavata visto che la querela – ma certe volte conta più la ‘lezione’ che l’esito – è stata sostanzialmente rimessa. Per gli altri è tutto ancora da vedere. Ma almeno questa volta il selvaggio uso del web non è passato sotto silenzio.

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