Tari a Montecastrilli: «Basta ingiustizie»

L’appello del consigliere della Lega Accorroni a Salvini e Di Maio: «Anni di deroga all’applicazione dei costi standard, non venga inserita nella finanziaria 2019»

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di Sabina Accorroni
Consigliere comunale Lega Montecastrilli

Matteo Salvini e Sabina Accorroni

Abbiamo denunciato l’ illegittimità del piano della Tari, lo abbiamo fatto al momento stesso dell’approvazione, mancavano alcuni allegati in particolare la relazione con cui si spiega alle utenze i criteri delle scelte secondo le quali si è deciso per il 2018 di aumentare il costo del servizio rifiuti per le famiglie del 32% ed una riduzione della stessa entità per le utenze non domestiche.

L’art. 1 comma 653 della legge 147/2013, prevedeva che dal 2016 il costo del servizio rifiuti al 100% a carico degli utenti doveva essere calcolato dai comuni non superando i limiti minimi e massimi previsti dai costi standard, una norma questa per salvaguardare gli utenti da eccessi impositivi da parte dei comuni che non lo dimentichiamo hanno affidato il servizio rifiuti ad aziende partecipate da loro stessi, ma anche da privati che prima dell’interesse pubblico cercano di ottenere il massimo guadagno possibile. Il superamento di questi limiti oltre il minimo per le utenze non domestiche che già pagavano quasi tutte il minimo e oltre il massimo per le famiglie la stragrande maggioranza di esse già pagava il massimo, non sarebbe stato possibile da parte del sindaco Angelucci se non vi fosse stata inserita all’ultimo minuto su richiesta dei comuni la deroga di legge che permetteva anche per il 2018 l’applicazione dei parametri previsti dai costi standard stabiliti nella nota metodologica allegata al DM 29 dicembre 2012.

Chiedo al governo di non rimettere questa catastrofica deroga in finanziaria perché a farne le spese come è successo a Montecastrilli ed in moltissimi altri comuni sarebbero proprio le famiglie in particolare le più numerose. Dal 2016 in poi il costo della tariffa Tari (servizio smaltimento rifiuti, tariffa perché l’intero costo del servizio è coperto per intero dagli utenti) andava calcolato ed approvato in consiglio comunale prima dell’approvazione del bilancio di previsione. I comuni per legge nel calcolo dei costi del servizio rifiuti per salvaguardare i cittadini utenti da eccessi impositivi, devono tenere conto dei limiti massimi e minimi di costo standard, limiti dettati dal federalismo fiscale.

I comuni per gentile concessione del precedente governo di centrosinistra hanno ottenuto anno dopo anno dal 2016 il rinvio dell’applicazione di questa norma fino al presente anno il 2018. A Montecastrilli questa apparentemente innocua deroga di legge ha permesso al sindaco Angelucci di aumentare di oltre il 30% le utenze domestiche che già pagavano quasi tutte il massimo di legge, e di ridurre la tariffa per le utenze non domestiche del 44,4%, tipologia di utenze che già pagavano quasi tutte il minimo di legge. Dopo tre anni di deroga all’applicazione dei costi standard facciamo appello al ministro Salvini e al ministro Di Maio perché questa deroga non venga più inserita nella finanziaria 2019 in modo tale che i cittadini utenti paghino un giusto costo standard su tutto il territorio nazionale per lo smaltimento dei rifiuti. Faccio appello ai vertici di governo perché quell’ingiustizia perpetrata agli utenti del comune di Montecastrilli ed in moltissimi altri comuni non sia più possibile dal 2019 in poi.

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