Tassa sui rifiuti: «Narni supera tutti»

Novelli (Sinistra per Narni) cita uno studio nazionale di Confcommercio: «Costo standard ‘sforato’ di 1 milione e 370 mila euro»

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di Luciano Novelli
Consigliere ‘Sinistra per Narni’

Il Comune di Narni vince la medaglia d’oro alle ‘Tari-olimpiadi’ regionali: un altro titolo importante dopo quello che ha visto primeggiare Narni come il comune più inquinato dell’Umbria, battendo addirittura Terni. Il Sindaco De Rebotti può annoverare anche questo traguardo e cioè Narni città più spendacciona ed esosa nei confronti dei cittadini per quando concerne la tassa sui rifiuti.

Da uno studio di recente pubblicazione elaborato dalla Confcommercio su scala nazionale che prende in esame la fiscalità locale, non solo sui singoli cittadini ma anche sulle imprese, emergono dati sconcertanti. Il carico di tributi locali è divenuto ormai insostenibile per le attività produttive in quanto negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un balzo in avanti del 55% su base nazionale, una tassazione sempre più crescente che ha portato molte attività sull’orlo del baratro.

Questa tassazione crescente risulta essere doppiamente ingiustificata se si considera i dati di produzione dei rifiuti che sono scesi di 4,2 milioni di tonnellate (-11%) sempre in questi ultimi cinque anni. Il dato non stupisce se si considera un lungo periodo di congiuntura economica che ha visto le famiglie ridurre fortemente i consumi. Quello che stupisce è che a tale diminuzione non è corrisposta una flessione analoga a livello di tassazione.

Lo studio, partendo da un indicatore dei costi ‘standard’ elaborato da OpenCivitas, sito promosso dal Dipartimento delle finanze, analizza la congruità dei piani finanziari delle amministrazioni locali ed indica il costo ottimale del servizio, calcolato in condizioni di efficienza e appropriatezza, garantendo i livelli essenziali di prestazione. L’extra-costo è determinato dalla differenza fra la spesa che un determinato Comune carica sui propri cittadini ed il fabbisogno standard.

A questo punto, considerato che la spesa sostenuta dal Comune di Narni che grava sui cittadini ed imprese è di 4.040.000 euro e che gli abitanti sono (20.331) la spesa pro-capite è di 198,71 euro, mentre il costo standard prevede una spesa di 131 euro pro capite.
Questo significa che il Comune di Narni spende la bellezza di 1.370.000 euro in più del costo standard ed ecco come esce fuori il ‘primato’.

A pensare che il territorio Narnese bene si presta allo sviluppo di quelle attività turistico ricettive, basti guardare i primi dati del flusso turistico dall’inizio dell’anno ad oggi. La questione è politica: da una parte si incentiva e si spende sul turismo e dall’altra si impoverisce la città di strutture atte a garantire l’accoglienza a favore dei comuni limitrofi, in special modo Terni.

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