Ternana, ecco Breda: «Non cerchiamo alibi»

Terni, presentazione ufficiale per il nuovo tecnico rossoverde: «C’è qualità, bisogna diventare squadra»

Condividi questo articolo su

Breda e Ricchetti al ‘Taddei’

Breda e Ricchetti al ‘Taddei’

di S.F

Doppio impegno, nel pomeriggio di lunedì, per il nuovo allenatore della Ternana calcio, Roberto Breda: prima ha condotto l’allenamento della squadra che gli è stata affidata, poi si è confrontato con un’altra squadra, quella dei cronisti, a cui è stato presentato ufficialmente. «Il peggior nemico dell’allenatore è il tempo. Se passa e non arrivano risultati è un problema. Questo gruppo ha qualità ma ancora non è squadra e dobbiamo solo pensare alla concretezza, a far punti immediatamente», queste le prime parole del nuovo allenatore. «Una piazza ‘ruspante’», così il veneto ha definito Terni elogiando il tifo e l’aspetto ambientale.

Roberto Breda e Guglielmo Acri

Roberto Breda e Guglielmo Acri

La scelta Ad aprire la presentazione è stato il direttore sportivo Guglielmo Acri: «Dopo aver ricevuto grande collaborazione da Toscano, sappiamo ciò che è successo: ovviamente abbiamo dovuto riflettere con attenzione e c’è voluto un po’ di tempo. Nell’occasione voglio ringraziare anche Stefano Avincola, si è reso disponibile con grande professionalità. Appena c’è stato il contatto con Breda abbiamo trovato molto entusiamo e prontezza nell’accogliere la proposta e per questo è stato scelto. Saprà raccogliere e sviluppare quello che è stato fatto di buono». Incalzato sull’addio burrascoso con l’ex allenatore delle ‘Fere’, Acri ha aggiunto che «sarebbe andato in panchina a Salerno senza le dimissioni e, in caso di sconfitta, sicuramente avremmo ragionato sulla sua posizione».

LE PRIME PAROLE DI ROBERTO BREDA: IL VIDEO

Gruppo competitivo e tranquillità, ma non troppa La decisione di lunedì, di far allenare i ragazzi a ‘porte chiuse’, secondo Breda, «è stata presa per non svelare subito le novità. Martedì però i tifosi potranno assistere liberamente». Il gruppo «è competitivo e penso che con l’impegno e con il giusto atteggiamento si potrà fare bene. Il primo obiettivo sarà quello di prendere meno gol possibili e non disperdere energie in chiacchiere». Sull’aspetto mentale delle ‘Fere’ il mister veneto ha parlato «di bisogno di serenità e tranquillità, accompagnata però da massima attenzione e disponibilità».

La presentazione con lo staff

La presentazione con lo staff

A livello tattico Breda ha affermato che «cercherò di esaltare le qualità dei giocatori in rosa e trasmettere loro le mie convinzioni cercando il giusto equilibrio. Sono passate solo cinque partite, di tempo per recuperare ne abbiamo». I rossoverdi «sono stati spesso sfortunati e il periodo negativo rischia di alterare il gioco di tutta la squadra. Ora pensiamo a fare i punti utili per la salvezza. In queste avvio la Ternana ha cambiato spesso modulo, voglio evitare che continui ad accadere».

Proprietà difficoltosa Grande pressione, immediata su Domenico Toscano già da metà agosto in seguito all’uscita dalla ‘Tim Cup’. Poi comunicati in sequenza e dimissioni: «Questo è – ha risposto Breda in merito all’impazienza di Simone Longarini e al difficile compito che lo attende – il nostro mestiere, non giudico né il lavoro di Toscano né ciò che ha fatto la società».

ROBERTO BREDA SULLA PIAZZA TERNANA E DONATELLO MATARANGOLO SULLA METODOLOGIA DI LAVORO: INTERVISTE

Concretezza Poche parole, fuori i fatti: «Siamo consapevoli che il gruppo è competitivo e prima di tutto c’è da confermare la categoria. Non è un accontentarsi, ma bisogna – commenta il neo tecnico – essere concreti sul presente: poi bisogna pensare di partita in partita senza porsi obiettivi particolari se non quelli che vai ad affrontare».

Problema uruguaiano La Ternana segna poco, anche quando produce situazioni offensive – Ceravolo, Avenatti e Belloni a Salerno – di assoluto valore. E sull’uruguaiano, fermo al gol realizzato in ‘Tim Cup’ al Bassano Virtus, Breda opina che «si deve creare il proprio futuro, mettendosi in discussione in maniera serena. Sono sicuro che andrà a prendersi la sua carriera».

Lo staff Breda Gerace Matarangolo Ricchetti

Lo staff: confermato Gerace

Tifo ‘ruspante’ «Sto ancora valutando il modulo da adottare», sottolinea Breda. «Il 3-5-2 in passato mi ha dato ottimi risultati, ma non per questo devo adottarlo anche qui. Non ho mai visto dal vivo la Ternana quest’anno, ma in televisione sì e quasi tutti i match. Il derby è imminente, ci faremo trovare pronti perché per la piazza conta molto. A Terni il tifo è come quello di una volta, genuino, e la squadra viene vissuta in maniera ‘ruspante’, con il cuore e nel modo giusto. In altre città non è più così, c’è il teatro».

L’annuale Il tecnico si è legato alla società di via Aleardi fino al giugno 2016: «Una scelta operata per diverse motivazioni», il commento di Guglielmo Acri. Breda invece, scherzando, ricorda che «l’unica stagione dove ho firmato un biennale è stato l’anno scorso e sappiamo come è andata a finire».

Lo staff Ad affiancare Breda, subito contattato dalla società di via Aleardi dopo l’addio di Toscano, sarà il foggiano classe ’70 Carlo Ricchetti (presente sabato all’Arechi‘), che con l’ex Latina ha condiviso il lungo periodo da giocatore alla Salernitana. Il preparatore atletico sarà invece Donatello Matarangolo (con il veneto già nell’esperienza pontina), per i portieri resta Michele Gerace.

L’impronta del preparatore Scatti, cambi di direzione, esercizi in velocità e ad alta intensità. Donatello Matarangolo si è fatto subito ‘sentire’ dai rossoverdi: «Contento della scelta, una grande piazza ed opportunità – spiega il preparatore foggiano – per la mia carriera professionale: quando il mister mi ha chiesto di seguirlo non ci ho pensato due volte. Non posso dare un giudizio globale sulla condizione atletica, voglio prima vedere come rispondono: il gruppo può togliersi delle soddisfazioni».

Donatello Matarangolo è il nuovo preparatore atletico

Donatello Matarangolo è il nuovo preparatore atletico

Un lavoro diverso Da La Porta a Matarangolo. Due amici, come afferma il neo preparatore atletico, ma con metodologie diverse: «Facciamo parte della stessa associazione con Pietro: so come lavora, diciamo che la periodizzazione tattica mia può essere un po’ diversa. Ma è un grande professionista e penso che abbia fatto bene finora. E posso farle anche io, poi chiaramente serve del tempo ai ragazzi per adattarsi al cambio».

L’esordio su una panchina professionistica nel 3-1 della Reggina sul Mantova nel febbraio 2010, poi esperienze a Salerno (Lega Pro), ancora granata (2011-2012), Vicenza e Latina. Formatosi nel settore giovanile della società gestita dal presidente Pasquale Foti, Breda ha vissuto la miglior stagione nell’annata 2013-2014, quando raggiunse il terzo posto – perse poi la finale promozione con il Cesena – in serie B alla guida dei pontini.

Tre gli esoneri finora nelle sei stagioni da tecnico. Il primo nel 2012 a Reggio Calabria, quindi l’anno successivo in Veneto e, nell’ultimo campionato,a Latina: la particolarità è che, in tutti e tre i casi, l’allontanamento è stato deciso a gennaio.

Lo schieramento preferito del tecnico trevigiano è il 3-5-2, utilizzato nella ‘prima’ assoluta su una panchina professionistica (3-1 il risultato sul Mantova) e poi sviluppato negli anni successivi della carriera. L’unico altro modulo impiegato in alternativa – con costanza – è stato il 4-3-3, per lo più nell’avventura campana con la Salernitana ed a Vicenza. A seguire, di rado, Breda ha optato anche per il 3-4-3, 3-4-1-2 e 4-5-1.

Roberto Breda

Roberto Breda

Il ‘maestro’ per eccellenza di Breda è stato Delio Rossi, che l’ex Latina ha avuto come tecnico per ben quattri stagioni ai tempi – ’93-’95 e ’97-’99 – della Salernitana. Il primo a puntarci in pianta stabile invece fu Giuseppe Materazzi, al Messina in serie B nell’annata ’90-’91, mentre l’opportunità di calcare – a vent’anni non compiuti, nel giugno 1989 – i campi della serie A gli fu concessa da Vujadin Boškov in Lazio-Sampdoria 1-0.

Il legame Breda ritroverà a Terni un solo giocatore già allenato in passato: Fabio Ceravolo che, sotto la guida del veneto, disputò la miglior stagione – 11 marcature, a Reggio Calabria nella stagione 2011-2012, per tre mesi subentrò Gregucci – a livello realizzativo. Forte conoscenza anche con Manuel Coppola, con cui ha condiviso l’esperienza da giocatore alla Salernitana.

Settimana di fuoco Breda compirà gli anni il 21 ottobre e, a seguire, subito due impegni di notevole importanza per la squadra e a livello personale: il 24 c’è il ‘Derby dell’Umbria’ a Terni, tre giorni il ritorno da avversario al ‘Francioni’ di Latina.

Ceravolo ritrova Breda dopo tre anni e mezzo

Ceravolo ritrova Breda dopo tre anni e mezzo

‘Porte chiuse’ al debutto Per Breda c’è da risollevare una squadra che, con un punto nelle prime cinque partite, ha concretizzato la seconda peggior partenza di sempre: nella stagione 1936-1937 in Prima Divisione – quarta serie dell’allora piramide calcistica italiana – i rossoverdi collezionarono cinque sconfitte in altrettante gare. Massima concentrazione dunque e sedute a ‘porte chiuse’ (Coppola ha terminato anzitempo per un problema al piede destro) per l’intera settimana. Non una novità per Breda, che optò spesso per questa soluzione anche a Latina: martedì però, come annunciato da Acri, si potrà assistere ai due allenamenti in programma.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli