di S.F.
Dalle battaglie in rossoverde e ad una doppia, laboriosa salvezza. Quindi il passaggio all’Avellino, avversario sabato della Ternana al ‘Liberati’: Attilio Tesser e Davide Gavazzi – con loro anche il terzo ex di turno, Antonio Zito – sulla strada delle ‘Fere’ nella decima giornata di campionato. Professionisti esemplari, mai una parola fuori luogo e determinanti per il bene della società di via Aleardi negli ultimi campionati: partita ‘amarcord’, con Breda a caccia di quella continuità di risultata finora mancata nella sua gestione.
Alzare l’asticella, Mai un pareggio. Dall’arrivo sulla panchina rossoverde il tecnico veneto ha alternato vittorie e sconfitte. Tempo di spezzare la serie: «L’obiettivo non cambia. Con molto rispetto – esordisce Breda – della squadra che andiamo ad affrontare e che viene da un ottimo risultato: match fondamentale perché dobbiamo proseguire la buona strada presa, dando continuità. La Ternana deve essere brava ancora una volta a trovare delle risposte efficaci». Nei venti convocati ci sono anche Fabio Ceravolo, di rientro dallo stop muscolare patito a La Spezia, e Massimiliano Busellato: fuori Signorelli, Coppola, Grossi, Zampa, Lo Porto e Gava. L’allenatore trevigiano potrà giocare sul campo il derby veneto con Tesser: il ricorso – ingiurie a Illuzzi a Latina – della società di via Aleardi è stato infatti parzialmente accolto, con la squalifica rideterminata in un’ammenda di 5 mila euro.
L’impatto dei subentrati ‘Prima’ assoluta a Latina per Janse e Monteleone, titolari Palumbo e Gondo. Decisivo l’ivoriano, costante il campano, puntuali l’olandese e l’ex ‘Primavera’ del Palermo: «La gara del ‘Francioni’ è stata la prova che, se ci si allena nel modo giusto, i risultati arrivano per tutti». Il neo infortunio di Zampa ha permesso inoltre l’ingresso di Martin Valjent, mai sul terreno di gioco in precedenza con Breda: «Sapevo che la sua risposta sarebbe stata positiva, non sbaglia un allenamento. Bravi anche Janse e Monteleone, schierati in ruoli cui non sono abituati: Davide più volte l’avevo provato in quella zona per necessità e si è sempre applicato, a Latina ciò si è notato».
Ceravolo e lavoro settimanale L’attaccante locrese torna a disposizione dopo lo stop nelle sfide con Bari, Perugia ed Avellino: «Ha lavorato giovedì e venerdì con la squadra, senza saltare alcuna fase dell’allenamento. La sua situazione è da valutare: Fabio – elogia il tecnico veneto il numero 9 delle ‘Fere’ – è un valore aggiunto per la Ternana e ci è mancato molto. Non vedo l’ora di riaverlo a disposizione al massimo della forma». Un ‘tour de force’ settimanale, con tre gare in sette giorni, che non ha consentito a Breda di lavorare con continuità in allenamento: «In questi giorni abbiamo cercato più di recuperare che spingere a livello atletico: ci siamo concentrati in maggior misura sull’aspetto tattico. C’è da migliorare, ma siamo in persistente crescita, concedendo poco. A Latina abbiamo commesso solo l’errore di abbassarci troppo in una fase dell’incontro, dobbiamo evitarlo: la squadra ha le caratteristiche per rimanere alta».
ROBERTO BREDA IN CONFERENZA STAMPA, VIDEO
Duo ‘celeste’ Si è mosso bene, spaziando nella difesa pontina con i giusti movimenti. A mancare è stato il gol e la capacità di finalizzazione sotto porta: «Si sta sacrificando – aggiunge Breda su Avenatti – per il gruppo, è in grande crescita. Lo stesso vale per Falletti, che martedì ha annullato di fatto Olivera».
Alternative anti irpini C’è il ‘rombo tesseriano’ da controbattere, una soluzione tattica finora mai opposta alla Ternana targata Breda: «Abbiamo trovato due-tre varianti perché contenderemo i tre punti ad un avversario con uno schieramento tattico diverso a quelli affrontati in precedenza. Il modulo di partenza sarà il 4-2-3-1: a centrocampo ed in attacco qualcosa cambiamo sempre, mentre la linea difensiva è quella più difficoltosa da modificare. I principi tra la retroguardia con tre uomini e quattro sono molto diversi e provarli entrambi è complicato, al momento con i giocatori che sto utilizzando abbiamo raggiunto un certo equilibrio, siamo affidabili. Inoltre c’è poco tempo per fare esperimenti, ma questo non vuol dire che ci giocheranno sempre gli stessi. Nelle altre zone – sottolinea Breda – è più semplice: davanti ci sono due-tre ballottaggi, dove in base a diversi criteri andremo a definire la formazione».
Gondo/Belloni L’enigma questa volta sembra riguardare l’ivoriano e l’esterno ex Pro Vercelli, fermo a Latina a causa di un attacco febbrile. La prova del 18enne di Divo – assist aereo per Furlan, punizione dell’1-2 procurata – in terra laziale potrebbe far propendere Breda verso un suo nuovo utilizzo: «L’età anagrafica non la guardo mai, Cedric martedì ha dimostrato di essere pronto. Valuterò». Anche perché uno dei punto deboli più evidenti della formazione irpina è proprio la corsia difensiva sinistra. Per affiancare il rientrante Busellato è Palumbo ad essere in vantaggio su Valjent, inamovibili i restanti rossoverdi.
Difesa e contropiede «Loro coprono il campo – il focus di Breda sui biancoverdi – in maniera diversa rispetto al Perugia, finora Tesser ha impiegato il 4-3-1-2 ed il 3-5-2: certamente ci saranno delle zone dove stare più attenti ed altre dove magari possiamo far male. In generale sono molti bassi e in ripartenza hanno giocatori di assoluto livello tecnico, pericolosi anche in velocità. Dovremo fare attenzione a mantenere le giuste coperture».
L’attestato’ Immancabile il confronto post partita con Simone Longarini: «Il presidente è contento soprattutto dell’atteggiamento che hanno avuto i ragazzi. In generale è soddisfatto di come stanno procedendo le cose»
I ‘Lupi’ salgono a Terni sulla scia di quattro risultati utili – 3 pareggi e la vittoria di martedì sull’Ascoli Picchio – consecutivi: salva la panchina di Tesser dopo il deludente avvio di stagione. Il tecnico di Montebelluna non ha abbandonato il suo credo in Irpinia e, al di là di due gare (Bari e Vicenza con il 3-5-2, quest’ultima persa con un pesante 1-4), ha sempre adottato – ‘Tim Cup’ compresa – il 4-3-1-2. Bene l’attacco, disastroso invece il rendimento difensivo: ben 16 (6 delle quali incassate nel quarto d’ora iniziale delle riprese) le marcature al passivo, con il Como unica a far peggio. Sugli scudi nei due mesi iniziali il trequartista Roberto Insigne (4 assist e 2 reti, coinvolto in maniera diretta nel 43% delle reti biancoverdi) e l’attaccante Marcello Trotta, capocannoniere della squadra con 3 – 5 considerando la coppa Italia – gol. ‘Lupi’ ancora senza successi fuori dalle mura amiche, dato anomalo se paragonato al cammino – record all-time rossoverde in serie B per numero di vittorie, sette – esterno sulla panchina della Ternana 2014-2015.
Il ‘vizio’ Avellino sempre battuto dallo svantaggio iniziale e, viceversa, rimontato in tre delle cinque occasioni nelle quali ha realizzato il gol d’apertura: punti persi per strada nei match con Livorno, Brescia e Spezia. L’allenatore veneto dovrà fare a meno degli indisponibili Rea e Nitrianský: pronto Ligi ad affiancare nel pacchetto arretrato Biraschi, Chiosa e Visconti, mentre nel ‘rombo’ di centrocampo possibile turnover con l’inserimento dell’ex Zito accanto a Jidayi e l’altro irpino che torna a Terni da rivale, Gavazzi. Nell’arco offensivo Trotta, entrato in campo nella ripresa contro i marchigiani, dovrebbe rilevare Mokulu come partner di Tavano: il brevilineo casertano si è sbloccato martedì mettendo a referto un gol e due assist. Infine per l’Avellino media record sia per conclusioni nello specchio della porta (5.9) che totali (14.5).