Ternana-Frosinone: «Finire in crescendo». Lucarelli ed i soli rinforzi under in estate

Lunedì al Liberati vittoria o addio residue speranze playoff. Intanto il tecnico annuncia le direttive di Bandecchi per il mercato. «Tifosi? Ci aspettavamo di più»

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« La nave è in porto, c’è da fare la manovra di ormeggio e bene: se si inciampa da qualche parte può essere messo in discussione tutto da parte di tutti». Così Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, descrive il poker di partite che resta da qui fino al termine del campionato: al Perugia si può pensare più tardi, lunedì pomeriggio al Liberati c’è il Frosinone in una gara da dentro-fuori per le residue speranze playoff. Vittoria o addio sogni. Intanto il tecnico livornese annuncia che il presidente Stefano Bandecchi ha già impostato le linee guida per la campagna acquisti dell’estate 2022: «Mi ha comunicato che l’anno prossimo gli unici rinforzi della squadra saranno quattro 2001. A me va bene. Da vedere se sarò in grado di garantire la serie A in queste condizioni». Calcio d’inizio alle 18.

Frosinone, scocciatura Perugia e orizzonti

Ternana senza Sørensen, Falletti e Salzano, Iannarilli è guarito dal Covid e torna a disposizione. In dubbio Agazzi che, eventualmente, sarà in panchina. Il Frosinone occupa l’ultimo posto utile per la griglia playoff ed ha sette punti di vantaggio: «Una sorta di playoff – le parole di Lucarelli – in queste ultime gare. Come sbagliamo è finita la corsa. Loro sono il team che più mi ha impressionato nel girone di andata e avrei scommesso che se la sarebbero giocata per le prime posizioni. Con le partite ravvicinate sono rimasti impantanati. C’è il dovere morale di provarci». Breve accenno anche a ciò che accadrà a fine mese: «Già scoccia molto leggere certe cose relativamente alla partita con il Perugia, credevo fossimo cresciuti ed invece siamo a pensare che sia il match che decide chissà cosa. Parlarne così in anticipo onestamente non lo trovo di aiuto alla squadra». Quota 50 è a tiro: «Vogliamo finire in crescendo e da persone serie, fino all’ultimo cercheremo di onorare il campionato e la maglia». Poi la riflessione sul piano mentale: «Mi immagino una Ternana diversa negli anni, più aperta ad altri orizzonti rispetto all’Umbria». Il riferimento è sempre all’ossessione’ biancorossa. Il trainer toscano non ha escluso un ritorno al 4-2-3-1: «La squadra dal punto di vista tattico è ricettiva, per i compiti tattici dobbiamo crescere un po’. Spesso non riusciamo a coniugare bene le due cose».

L’affluenza bassa: «Ci aspettavamo di più»

Si è parlato in conferenza anche dei numeri stagionali del pubblico nelle gare casalinghe: «Lunedì Liberati 12° uomo? Per come ricordavo la piazza è una presenza inferiore alle attese, anche perché siamo tornati in B da neopromossi e questo entusiasmo non c’è mai stato. Ci aspettavamo un po’ più d’affluenza e ci tengo a ringraziare lo zoccolo duro che c’è sempre, grazie ai ragazzi che anche domenica son venuti a Crotone. Paradossalmente le presenze in trasferte sono più numerose in percentuale rispetto a quelle in casa; è il problema un po’ di tutti. Sabato alle 14 è difficile venire allo stadio, la gente ha attività ed i figli che escono da scuola alle 13.30. Diventa complicato. In parte mi sento di giustificarli, non bisogna fare le rincorse. Lunedì è un orario giusto. Per me il calcio è la domenica alle 14.30». Al netto di ciò per Lucarelli la Ternana «nonostante infortuni importanti ha sempre trovato la forza di non piangersi addosso». In dubbio anche Capuano.

I quattro under per rinforzare la squadra

La Ternana in campionato non ha mai utilizzato calciatori under 21 italiani. Del tema se ne parla perché Lucarelli annuncia già ora che Bandecchi gli ha reso note le linee guida per la campagna acquisti: «Mi ha comunicato che l’anno prossimo gli unici rinforzi della squadra saranno quattro 2001 e basta. Con questi dovremo cercare di fare quello che tutti sapete, dovrei sapere che tipo di 2001 e 2002 sono. Non è un problema lavorare con i giovani, lui ci ha chiesto di essere autoproduttivi come società per valorizzare e vendere; bisogna essere convinti – il pensiero – di poter fare campionato di vertice con quattro giovani, con quelli si dovrà provare a vincere il campionato. Il proprietario è il presidente e la comunicazione me l’ha confermata anche Luca (Leone, ds), bisogna esser bravi a cercare questi giocatori per farci fare un salto di qualità». Ovviamente scattano i primi dubbi anche in Lucarelli: «A me va bene, bisogna vedere se sarò in grado di garantire la serie A in queste condizioni. Ma la comunicazione a contorno dovrà essere fatta in una certa maniera: adeguata alle ambizioni e alle aspettative». Citate anche Modena (manca l’aritmetica) e il Bari (già promossa) come rivali nel prossimo campionato di serie B. Sarà complicato. Da vedere se effettivamente sarà così considerando che già in passato la società, rispetto alle dichiarazioni, ha poi fatto altro.

Il pensiero per Morosini e il Catania

Gli ultimi due minuti Lucarelli li dedica ad altri argomenti, emotivi: «Ricordo Piermario Morosini a dieci anni dalla scomparsa, un pensiero a lui e ai familiari.  Purtroppo non sono rimasti in tanti, la situazione era già complicata di suo». Poi l’amaro epilogo della vicenda Catania: «Un abbraccio alla città e ai tifosi, nutro grande affetto per loro. Ho fatto due anni molto importanti e credo che sia la perdita di una grande piazza calcistica. Sono convinto che risalirà in fretta con nuova proprietà ed entusiasmo». Lunedì al Liberati arbitrerà Ivan Robilotta della sezione di Sala Consilina.

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