Terni, tilt maggioranza in III° commissione

Non passa la delibera propedeutica per la gara straordinaria utile al recupero di 42 milioni di entrate pregresse. Tari 2018: riscossi 15,5 milioni sui 22 previsti. Ok Imu e Tasi

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di S.F.

Entrate tributarie-extratributarie accertate e da riscuotere per 42 milioni. Il Comune di Terni vuol dare un’accelerata sulla questione e in arrivo c’è una gara straordinaria per affidare l’incarico: lo ha annunciato l’assessore al bilancio Orlando Masselli giovedì mattina in una particolare III° commissione consiliare che, al termine della discussione, non ha espresso parere favorevole – si parlava della delibera di giunta numero 357 sull’aggiornamento del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi – a causa del pareggio tra favorevoli e contrari. Quattro a quattro: «Non c’è la maggioranza», sussurra qualcuno dopo la votazione a microfono spento.

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Le riscossioni ed Equitalia

In sostanza si è discusso della variazione di bilancio riferita all’aggio di riscossione da riconoscere al futuro aggiudicatario della gara. Step fondamentale per mettere in piedi la procedura. Gli uffici di palazzo Spada stanno lavorando sul capitolato, poi occorrerà un nuovo passaggio nell’esecutivo e il confronto in consiglio: «Siamo quasi pronti. Parliamo di persone già note e che devono dei soldi al Comune per i tributi. Per quel che concerne entrate pregresse si parla di 42 milioni, per le future – otto anni la durata dell’affidamento – invece sono 90». Valdimiro Orsini fa notare che nel Dup tutto ciò non c’è e oltretutto era stato stabilito il potenziamento degli uffici specifici in Comune per le riscossioni: «Beh, questo atto certifica il fallimento di quel passaggio. Cosa ha fatto l’amministrazione per risolvere la criticità e quante persone sono state impiegate?». Masselli sorride e risponde: «Ha la preoccupazione di dover screditare il nostro lavoro. C’è un impegno al quale non era abituato. Due cose: parliamo di un lavoro che nell’attualità svolge Equitalia con tempi lunghi e vogliamo dare impulso affidandoci ad un’agenzia di riscossione. La legge ce lo consente, per avere un aggio minore: la misura massima è del 6% con divisione equa tra ente e contribuente».

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Pressing sui dati della riscossione 2018 perché viene criticato il fatto che l’attuale amministrazione non si sarebbe mossa granché bene: «Per quel che concerne l’Imu abbiamo riscosso 20 milioni 289 mila euro su 21,5 di previsionale. La Tasi 1 milione 496 su circa 2,5 di previsionale; il nodo dolente è la Tari perché avevamo in previsione sul piano finanziario 22 milioni di euro e risultano riscossi 15 milioni 544 mila euro, c’è circa il 25% di insoluti. Siamo un po’ scesi rispetto l’andamento precedente, eravamo oltre il 30%. Un dato significativo che ci fa felici, dovremo un attimo verificare se è definitivo oppure c’è stato un guizzo di buona volontà nel pagare». Cecconelli (FdI) parla a nome della maggioranza: «Concordi ad un’azione positiva che consentirà di recuperare al Comune quanto dovuto e di garantire equità fiscale».

BILANCIO PREVISIONE 2019-2021, VARIAZIONE DA 1,7 MILIONI

Valdimiro Orsini e Leonardo Latini (foto archivio)

La Tari e la richiesta di ‘spacchettamento’

Sponda opposizione pressoché tutti – Luca Simonetti, Federico Pasculli del M5S, Alessandro Gentiletti di Senso Civico e Paolo Angeletti di Terni Immagina – sulla Tari: «Avevo chiesto se poteva essere scorporata – le parole del capogrullo pentaslettato – la percentuale per capire l’incidenza diversa tra privato e commerciale. Credo che molte attività siano in difficoltà nel pagare la Tari, non è possibile fare questo studio?». «Bisogna distinguere le singole evasioni e le modalità più funzionali di recupero. E la tariffa puntuale del quale si era parlato in passato?», ha aggiunto Gentiletti. Orsini è tornato all’attacco parlando di «terziarizzazione del servizio per riscossione e accertamenti sul modello di ciò che avvenne con la Tosap e le affissioni. Le azioni messe in campo da questa giunta sono fallite, la precedente è stata giudicata dai cittadini. Ora parliamo dell’attuale».Simonetti ha inoltre chiesto delucidazioni su come avverrà il controllo da parte del futuro aggiudicatario, senza ottenere particolari risposte: «Sarà tutto pubblico una volta approvato il capitolato, per ora è da terminare. Al momento – Masselli rientra sul tema principale – abbiamo accertato tutto il 2018 e siamo pronti a procedere con le riscossioni coattive. Divisione Tari per fasce? Utile, sì». Infine Angeletti: «Se non facciamo la distinzione per categorie non risolveremo mai il problema».

Michele Rossi

La votazione in pareggio. Rossi non segue maggioranza

Tanto per iniziare Michele Rossi di Terni Civica – si lamenterà a microfono spento di non essere stato chiamato in causa – si «distingue dalla dichiarazione di maggioranza, valuterò la questione e mi esprimerò in consiglio». Countdown dell’esponente leghista e il verdetto: solo 4 sì (oltre al presidente di commissione Leonardo Bordoni anche Maurizio Cecconelli, Federico Cini e Federica Apollonio), pareggiati dai no (Pasculli, Simonetti, Pincardini e Orsini). Semaforo rosso. E anche per la successiva – variazione generale bilanco 2019-2021 – il via libera non arriverà con 2 astensioni (Uniti per Terni) e altrettanti contrari (M5S).

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