Terni, alla Tk-Ast crolla la produzione

Cassa integrazione e tagli al personale in arrivo: impiegati verso il contratto di solidaietà

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Insaturazione. La parola è saltata fuori e, adesso, bisognerà farci i conti. Una volta per tutte. Perché significa grane. E grane grosse.

Volumi bassi A febbraio, lo avrebbero ammesso i rappresentanti aziendali nel corso di un incontro con i sindacati, la produzione di acciaio fuso dovrebbe fermarsi a 64mila tonnellate, mentre la media mensile che permetterebbe di puntare al rispetto degli impegni assunti da Tk-Ast nell’accordo del 3 dicembre scorso (un milione di tonnellate all’anno) dovrebbe essere di circa 85mila, quota sfiorata a gennaio: mille tonnellate in meno.

Insaturazione Ed ecco, quindi che si parla apertamente di «insaturazione degli impianti»: le previsioni di produzione, in altre parole, non garantiranno che forni e linee possano marciare secondo i programmi e i turni stabiliti a tavolino.

Impianti fermi La prima conseguenza, dicono i sindacalisti, rischia di essere «una fermata dell’area a caldo, del treno di laminazione a caldo e, ovviamente, anche della linea a freddo 4». Uno stop di almeno una settimana, con evidente necessità di fare ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Fatto che provocherà, naturalmente, una sensibile contrazione anche delle produzioni di acciaio ‘freddo’: 31mila tonnellate contro le 55mila previste.

Impiegati in ‘solidarietà’ Ma all’orizzonte si profila anche un altro, paventato, problema non da poco. L’azienda avrebbe infatti messo sul tavolo un’ipotesi che era stata fatta circolare già da qualche giorno: per gli impiegati sarebbe allo studio l’ipotesi relativa al ‘contratto di solidarietà’ che, in soldoni (e in soldi), significa riduzione dei giorni lavorativi e taglio al salario.

Gli incontri Nei giorni scorsi azienda e sindacati avevano già affrontato le problematiche legate ad altri reparti: «L’area Lac – aveva spiegato Tk-Ast – si attesterà su 15 turni settimanali con un organico di 132 unità. La forza produttiva attuale registra 12 unità in più: ciò in quanto alcuni investimenti e modifiche impiantistiche hanno permesso la riduzione di una unità a turno nell’area ‘aspi’ e al ‘pulpito’ del finitore e forno.Si è precisato che il personale comandato al lavoro per la salvaguardia impianti si attesterà su 21 turni settimanali ed è stata ribadita la totale trasversalità degli operatori all’interno del reparto, previa idonea formazione. Per quanto riguarda la manutenzione, l’organico sarà pari alla forza occupata».

Altri tagli L’Area Acc, aveva annunciato la direzione aziendale, «avrà una linea che opererà su 21 turni settimanali e un’altra che lavorerà su 15 turni settimanali, con un organico complessivo di 311 unità. Rispetto a tale organico, si registrano 27 unità in più rispetto a quelle necessarie. Nello specifico, la Colata Continua 3 e 7 presenteranno un’unità in meno rispettivamente ai 15 e ai 21 turni settimanali. Nella Logistica si registrerà un muratore in meno, questo per adeguare il numero dei muratori a quelli della Colata Continua 3. I gruisti potranno usufruire delle pause svolgendo in quei periodi – a terra – l’attività di muratore. I forni 4 e 5 saranno armati con 3 unità a turno e sono previsti il supporto e l’intercambiabilità fra le unità qualora si renda necessario in particolari fasi operative dei due forni».

Trasversalità spinta L’organico della Aod2/Lf sarà di 5 unità, di cui 1 fissa in Lf e 3 fisse in Aod. La quinta, secondo i carichi di lavoro, supporterà o Lf o Aod, anche riguardo l’attività di ritiro dei materiali dal magazzino Fe/Le secondo le modalità attualmente in uso. L’organico della Aod3/Asea, infine, sarà di 5 unità di cui 3 in Aod3 e 2 in Asea. L’Aod3, per il ritiro dei materiali dal magazzino Fe/Le, verrà supportata dal personale dello stesso magazzino che opera su 21 turni settimanali. Per quanto riguarda la manutenzione, questa sarà pari alla forza occupata e il personale sarà distribuito fra le varie funzioni di pronto intervento, ispettori e officina segmenti. Si è ribadita, infine, la totale trasversalità degli operatori – sia nelle attività di produzione acciaieria sia nella manutenzione – dopo un’adeguata formazione».

Magazzino e vigilanza Nella riunione di giovedì mattina, poi, Tk-Ast ha fatto sapere che «si è specificato – per quanto riguarda l’Area servizi – che l’organico dell’Aus-Off sarà pari alla forza occupata e che la Distribuzione fluidi, la Centrale termica, la Distribuzione energia elettrica e i Servizi tecnologici non subiranno variazioni di organico. Per quanto riguarda l’Area Tecnica si conferma l’impiego di 14 unità per la divisione Vigili del fuoco. Per quanto riguarda il Magazzino, il personale – che opererà su 21 turni settimanali – sarà trasferito in Vigilanza, che coprirà il servizio in caso di assenza del personale del magazzino. Per tutte le attività di magazzino è previsto l’impiego di 16 unità».

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