di Alessandra Vittori
Entro la fine dell’anno verrano attivati altri sei varchi per l’accesso alla zona a traffico limitato di Terni. Eppure, nonostante gli
‘sforzi’ di Terni Reti, il traffico nella ztl ternana sembra essere sempre più spesso illimitato. Via Primo maggio e soprattutto la zona di San Francesco sono sempre trafficate, a qualsiasi ora del giorno. Per non parlare poi della sera, soprattutto venerdì e sabato quando i giovani si affastellano per i locali della ‘movida ternana’. Le uniche vere limitazioni sembrano essere per corso Vecchio dove comunque le macchine si vedono passare spesso.
Le categorie
I dati Stando ai dati forniti da Terni Reti il numero di permessi complessivi per accedere alla ztl sono 10.322. Le macchine circolanti, invece, dalle euro 0 alle euro 6, sono in totale 71.548. Tra i permessi però ci sono anche quelli per le aziende di trasporto merci che sono 839. Eliminando questi perché probabilmente le società non avranno richiesto l’accesso per le autovetture, ma per gli autocarri, i permessi sono 9.483. Dire 9.483 permessi per un numero complessivo di 71.548 macchine, equivale a dire che a Terni il 13,254% di chi possiede un’auto può accedere alla ztl.
Il regolamento Nella ztl, nella nostra città, rientra anche l’area pedonale e nel regolamento si legge che «La 
trasformazione in larga parte della ztl in zona Pedonale tende ad alleggerire il flusso delle automobili in centro con una conseguente riduzione degli inquinanti sulle vie centrali. Grazie alla limitazione del traffico privato, all’incremento del trasporto pubblico anche con navette elettriche, ed alla realizzazione dei nuovi parcheggi pubblici e privati, è possibile ora avere un nuovo centro pedonale che permetterà non solo di riscoprire vie e piazze ma anche di valorizzare percorsi pedonali di collegamento».
Le scappatoie Tuttavia le categorie che sono autorizzate ad entrare nella ztl e quindi di ‘soppiatto’ anche nell’area pedonale, sono moltissime. Con il permesso contrassegnato dalla lettera A possono accedere: i laboratori artigiani, alcune categorie di artigiani e gli odontotecnici. Con la lettera C: esercizi commerciali, categorie speciali di commercio (es. imprese funebri, fioristi). Con la E: enti, enti pubblici, giornalisti, emittenti private, servizi di investigazione. La M contraddistingue, invece, agenti di commercio, ditte di trasporto merci in conto proprio o in conto terzi. La R: residenti, domiciliati e possessori di garage. La S: studi, imprese ed istituzioni con posto auto o garage, aziende di servizi tecnologici. A questi vanno aggiunti quelli per i disabili e quelli temporanei (T) per persone che necessitano di terapie debitamente certificate, ditte edili con i cantieri nella ztl, gli addetti alla raccolta firme e gli addetti ai traslochi che durano più di un giorno. Infine 
bisogna aggiungere i permessi giornalieri (fino a due al mese sono gratuiti e poi si possono avere pagando 7 euro) e i permessi per medici, infermieri, fisioterapisti, titolari di laboratori di analisi cliniche. «I permessi di accesso alla ztl – prosegue il regolamento – saranno ridotti e saranno soggetti ad un pagamento, salvo che per alcune categorie le quali avranno permessi gratuiti (sarà dovuto solo il rimborso spese di € 12,91)». Tra le categorie esentate ci sono, ad esempio, le macchine elettriche.
Come ottenere un permesso Ovviamente per avere il permesso bisogna rientrare nelle categorie indicate, ma è più facile di quanto si possa pensare. Provo a chiamare il numero verde. Chiedo se c’è la possibilità di far un permesso giornalistico temporaneo in quanto il mio contratto di lavoro ha una data di scadenza ben precisa e quindi non so cosa farò dopo. 
Nel regolamento per avere la tipologia E, in quanto giornalista si legge:«Ai giornalisti, regolarmente iscritti all’albo professionale, che fanno parte delle redazioni dei giornali aventi cronaca locale, verrà rilasciato, previa certificazione della Soc. Editrice/Emittente Radio-Televisiva, nei casi in cui ci sia un rapporto di dipendenza, un solo permesso di libera circolazione per la ztl strettamente personale». Mi viene quindi spontaneo chiedere chi sarà ad attestare che io lavoro una volta che il mio contratto sarà finito. Si perché il signore non tanto gentile, anzi affatto gentile, che ha risposto al numero verde mi ha consigliato di fare il permesso permanente..tanto è l’unica soluzione se ho bisogno di entrare nella ztl. Quindi, ricapitolando: la ztl dovrebbe essere un posto in cui la circolazione è ridotta al massimo, ma se io chiedo una cosa temporanea, solo per il tempo che mi spetta non si può fare. La sol
uzione è la più ovvia possibile, fare il permesso permanente, tanto chi controlla? Perfettamente coerente con l’obiettivo delle zone chiuse al traffico. Infine è dovere anche sottolineare che una volta presentata la domanda basta dimostrare di essere iscritti all’albo perché la certificazione della società editrice non viene richiesta da nessuno. Ecco perché la soluzione che mi è stata suggerita secondo il signore era la migliore perché… tanto chi controlla?
Planimetria Ztl 2004
I varchi In totale i varchi presenti a oggi sono 14. A luglio, la Terni Reti li ha aggiornati tutti. Infatti, 10 di questi erano di vecchia generazione mentre gli ultimi, installati nel 2014 e nel 2015, erano già di ultima tecnologia. Con la revisione sono state cambiate le telecamere ed è stato installato il software più moderno (Ocr) che permette il riconoscimento automatico delle targhe in ingresso e in uscita. In questo modo il lavoro è stato molto snellito, velocizzato e ha reso la qualità del servizio migliore. Avendo questo tipo di tecnologia, infatti, non c’è bisogno di una persona che controlli costantemente ingressi e uscite. I varchi attivi si trovano in via Cassian Bon, in via delle portelle, in via Corona, a piazza Garibaldi, piazza Europa, via Barbarasa, via Roma, via del vescovado, porta Sant’Angelo. In via Carrara e in via Istria ce ne sono 2.
I 6 nuovi varchi Entro l’anno la Terni Reti assicura che installerà altri 6 varchi. Tre di questi saranno una 
vera novità in quanto non saranno per controllare la ztl, bensì l’area pedonale urbana. «Ancora non c’è una data precisa perché – spiega l’ingegnere Enzo Loperfido – l’installazione comprende due fasi. La prima accessoria durante la quale viene portata la corrente sul posto, viene disposta la ‘colonnina’ e poi si predispone il collegamento dati, in quanto è tutto controllato da remoto e c’è bisogno di un router che trasmetta i dati. la sceconda fase invece comprende l’installazione della telecamera». Due di questi saranno a piazza Tacito, mentre il terzo sarà a piazza del mercato, per 
evitare l’accesso a corso Tacito. In questa zona quindi potranno accedere solo alcune categorie degli autorizzati alla ztl e più precisamente: invalidi, veicoli da trasporto cose con peso complessivo a pieno carico non superiore a 35 quintali, dalle 8 alle 11 e dalle 15 alle 18, coloro che hanno il garage nella zona pedonale, veicoli elettrici e autoveicoli per il trasporto di preziosi che possono anche sostare, purché non siano di intralcio. Oltre a questi ci saranno altri tre varchi che controlleranno la ztl in via di San Nicandro, in via Faustini e in via Camporeali.
