Terni, Beaulieu resiste e proroga i contratti

Quindici scadono ad agosto: allungati di tre mesi, con la promessa di un altro anno

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di M.T.

La paura c’era. Perché in primavera era scattato l’allarme relativo al piano della Beaulieu, l’azienda belga che nel 2014 ha acquistato la Meraklon di Terni, assumendone 75 ex dipendenti, oltre ad altri 15 ai quali era stato fatto firmare un contratto annuale: un piano che prevede una decina di milioni di investimenti, ma per il quale erano emerse alcune preoccupazioni.

Agosto Perché il 21 di agosto scadono i 15 contratti annuali ed era suonato l’allarme. Che, almeno per il momento, è però rientrato: per altri tre mesi, infatti, tutti e 15 potranno continuare a lavorare in Beaulieu. A confermarlo ai sindacalisti – ai quali è stato promesso che si farà del tutto per prorogare poi il tutto per altri dodici mesi – è stato l’amministratre delegato Leonardo Pinoca, che ha partecipato ad un vertice insieme al direttore dello stabilimento ternano, Franco Giubila.

Le prospettive Stando alle affermazioni fatte dai rappresentanti aziendali, infatti, Beaulieu avrebbe intenzione di insistere sul progetto ternano – nel quale è già stata investita una somma compresa tra i quattro e i cinque milioni di euro, per lavori di ammodernamento dell’impianto Mk1 – e che sta dando buone risposte sia per quanto riguarda la produzione di ‘fiocco’ che della così detta ‘fibra corta’, utilizzata in edilizia e per la quale si arriva ad ipotizzare un raddoppio della produzione attuale, quantificabile in circa 400 tonnellate all’anno.

La centrale Ago della bilancia, però, resta il progetto relativo alla costruzione di una centrale di cogenerazione elettrica, che Beaulieu vorrebbe realizzare in proprio e che le permetterebbe di risparmiare tra il 25 e il 30% all’anno sulla ‘bolletta’ energetica. Un incontro al riguardo, con i rappresentanti delle istituzioni locali, dovrebbe aver luogo il 22 luglio: con la Provincia che dovrà esprimere un parere decisivo riguardo alla centrale.

La nuova linea Perché appare evidente che la possibilità di realizzarla – la multinazionale ha già pedisposto la porzione di terreno sul quale troverebbe posto – darebbe a Beaulieu l’imput decisivo per la costruzione di una nuova linea di produzione che, oltre a garantire il lavoro ai 75 addetti che già operano su Mk1 e Mk2, permetterebbe di stabilizzare anche i 15 – o almeno qualcuno di essi – che, al momento, si trovano a dover fare i conti con la scadenza e la proproga dei contratti a termine con i quali sono stati assunti.

 

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