Terni, canile ‘sociale’: bando per Colleluna

Base gara di 175 mila euro per gestione di dieci mesi. Il Comune punta a un canile «aperto e con area servizio ‘socializzazione’

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Un canile che sia ‘aperto’ e con un ambiente sociale «in cui persone ed animali si incontrano in un posto sicuro, sereno e controllato per scambiare le esperienze vissute con il proprio cane». Ma non solo: «Attraverso nuove forme di partenariato o forme di sussidiarietà orizzontali e verticali si potranno costruire momenti educativi sia per i bambini che per gli adulti insegnando loro a leggere correttamente il linguaggio non verbale del cane attraverso il quale ci comunica le sue emozioni, e le sue intenzioni, permettendoci un approccio corretto con l’animale. Per avvicinare i cittadini al canile si potranno realizzare degli ‘eventi’ che possono essere di informazione e formazione». Sono solo alcuni dei passaggi e degli obiettivi citati nel documento legato al progetto di gestione del canile comunale di Colleluna in strada di Lagarello, a Terni: c’è il via libera per il bando da dieci mesi per il 2019, con base fissata a quota 175 mila euro.

IL BANDO PER IL CANILE DI MONTE ARGENTO

Le cifre

Il canile di Colleluna

L’attuale appalto per la gestione – attivo dal 2014, rinnovato tre anni dopo – scade il 18 marzo 2019 e quindi la giunta si è mossa per il nuovo affidamento. Il nuovo progetto prevede l’appalto del servizio per dieci mesi (causa dissesto finanziario) per un importo di 220 mila euro, 175 dei quali rappresentano la base d’asta per la mera esecuzione del servizio e gli oneri per la sicurezza. Tra le varie voci di costo, 84 mila euro è la cifra stimata per la manodopera; il Comune inoltre ha la facoltà di procedere al rinnovo per la stessa durata e al medesimo importo. Ad occuparsi della gestione sarà come di consueto un’Associaione di protezione animali iscritta all’albo regionale.

LA RELAZIONE TECNICA E GLI OBIETTIVI DELLA GESTIONE

Canile ‘aperto’, socialità, bambini ed eventi

Molte le indicazioni – il Responsabile unico del procedimento è il funzionario del Comune Federico Nannurelli – nella relazione tecnica, contenente gli obiettivi e le finalità del progetto di gestione. Si parte dalla necessità di mettere a disposizione un canile ‘aperto’: «Non deve essere inteso – viene sottolineato – esclusivamente come luogo finalizzato alla custodia e al mantenimento degli animali, deve essere anche un ambiente rivolto alla socialità in cui ogni animale ha la possibilità di ricevere cibo e cure, di giocare e interagire con i propri simili e con le persone. Uno degli obiettivi primari deve essere quello di impedire che i cani ospitati rimangano troppo a lungo o, purtroppo per tutta la vita, nei box. A garanzia che l’ospitalità dell’animale sia temporanea bisogna innanzitutto che i cittadini conoscano il canile, lo frequentino e che sia un luogo di relazione. Per questo motivo si dovrà pensare al canile come ad un ambiente di ‘socialità’ in cui persone ed animali si incontrano, un posto sicuro, sereno e controllato dove le persone possano scambiare le esperienze vissute con il proprio cane. Per avvicinare i cittadini al canile si potranno realizzare degli ‘eventi’ che possono essere di informazione e formazione».

IL DISCIPLINARE DI GARA

Il benessere degli animali e il connubio: l’area di servizio ‘socializzazione’

Federico Nannurelli

Altro obiettivo base è ovviamente quello di far star bene e a proprio agio i cani: «Il benessere degli animali deve essere inteso non solo come buono stato di salute fisica, ma anche come recupero di un connubio fra uomo e animale che è andato perduto a causa dell’abbandono. Per questo la permanenza degli animali nel canile deve essere il più breve possibile e durante il loro ricovero presso la struttura non debba mai mancare l’interazione in quanto il contatto diretto con l’essere umano è estremamente importante per il raggiungimento dell’obiettivo finale, che è quello di dare in adozione il cane. Per realizzare questo obiettivo ogni struttura potrà dotarsi di un’area di servizio di ‘socializzazione’ che potrà fungere da area di addestramento e apprendimento dei semplici comandi di base di ubbidienza e di condotta, attività che potrà essere svolta da persone idonee: non deve essere solo il luogo in cui si va tanto per uscire dal box, ma un momento in cui il cane apprende, conosce situazioni nuove, sente nuovi odori, gioca, impara i comandi e, quindi, un momento di crescita per lui».

Lotta al randagismo

Nella relazione viene messo in evidenza che il «Comune di Terni attiverà  una campagna permanente di prevenzione del randagismo pubblicando avvisi sul sito internet ed avviando campagne di comunicazione riguardanti la sterilizzazione dei cani.  Considerato che in molti non conoscono l’esistenza di un’anagrafe canina sarà attivata un’opera di sensibilizzazione presso i veterinari e presso la popolazione per ricordare l’obbligo di iscrizione; si dovranno avviare altre forme possibili di prevenzione come ad esempio la verifica dell’avvenuta microcippatura degli animali di proprietà. Tale controllo potrà essere svolto attraverso l’avvio di forme di sussidiarietà o forme di vigilanza per sezioni omogenee del territorio. Azioni che potranno essere svolte in determinati periodi dedicati ai progetti della prevenzione; l’incentivazione delle adozioni costituisce uno dei punti cardine della lotta al randagismo dimostrandosi un valido correttivo per il contenimento del sovraffollamento dei canili e per l’abbattimento dei rilevanti costi di gestione del servizio posti a carico del bilancio comunale». Inoltre «gli interventi per la limitazione delle nascite dei cani sono eseguiti esclusivamente dai medici veterinari, con le modalità atte a garantire il benessere degli animali».

Arriva lo ‘sportello animali’

Novità di carattere informativo riguarda la creazione dello ‘sportello animali’: «Il Comune di Terni promuove attraverso il modello della gestione del suo canile municipale l’apertura di uno sportello animali  attraverso un sito internet dedicato e degli spazi social, quale o spazio virtuale gestito dagli enti Comune, Provincia, Comuni limitrofi, e Usl, dalle associazioni animaliste regolarmente iscritte all’albo regionale umbro. Si potranno reperire informazioni su adozioni di cani e gatti, animali abbandonati, assistenza e monitoraggio delle colonie feline, aree di sgambatura, servizi presenti sul territorio (veterinari, guardie zoofile, associazioni animaliste/ambientaliste) e relative competenze, normativa sulle corrette norme di disciplina e detenzione degli animali».

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