Terni, Cgil: «Lavoratori vittime di ricatto»

La denuncia è del segretario generale di Terni, Attilio Romanelli: «Costretti a accettare imposizioni pur di mantenere il posto»

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Il segretario generale della Cgil di Terni ha scritto una lettera a Prefettura, Dtl e associazioni datoriali – Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti – per denunciare che sarebbe in atto in molte aziende un attacco al contratto e ai diritti dei lavoratori. Ecco il testo

Attilio Romanelli

Attilio Romanelli

di Attilio Romanelli
Segretario generale della Cgil di Terni

Denunciamo il ripetersi di azioni messe in atto negli ultimi tempi da aziende del territorio, orientate a ridurre il costo del lavoro incidendo su salario, istituti contrattuali e diritti dei lavoratori derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale.

Sottolineo la gravità della situazione, in quanto tali operazioni sono concluse evitando il confronto sindacale, attraverso l’approccio diretto col singolo lavoratore, che viene posto di fronte alla necessità di accettare tali imposizioni al fine di poter proseguire il rapporto di lavoro.

La Cgil di Terni, nel denunciare la gravità di tali azioni, intende anche sottolineare il pericolo che politiche di concorrenza al ribasso, basate sulla distruzione del Ccnl, attraverso il taglio di diritti economici e sociali dei lavoratori, comportino un grave precedente, che rischia di diventare spunto per l’intero sistema, con grave incidenza per il futuro di quelle aziende che, differentemente, nel rispetto per le normative contrattuali e del personale, accettano alti livelli di concorrenza ed evitano di incidere sui diritti dei lavoratori.

Riservandoci ogni azione al fine di interrompere tali politiche siamo a sollecitare ogni soggetto attivo affinché si intervenga per denunciare ed isolare tali azioni.

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