Terni, Dante Sotgiu: giardini in suo nome

L’amministrazione ricorda l’ex sindaco comunista, combattente nella seconda guerra mondiale e finito anche in un campo di concentramento

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Martedì mattina è stata istallata una targa in ricordo di Dante Sotgiu – sindaco di Terni dal 1970 al 1978 e professore al liceo classico – nell’area verde sotto la zona del nuovo palazzo comunale, a ridosso di largo Frankl.

Dante Sotgiu

Chi era

Dante Sotgiu, scomparso il 16 dicembre del 2003, di origine sarda, aveva combattuto, giovane ufficiale del regio esercito italiano, sul fronte dell’Africa settentrionale: fu fatto prigioniero a Tobruch dagli inglesi e dal 1940 al 1946 recluso in un campo di concentramento in India. Giunto a Terni nella seconda metà del novecento come insegnate al liceo classico ‘Tacito’, entrò a far parte della giunta del sindaco Ezio Ottaviani nel 1958 da indipendente di sinistra. Dopo aver ricoperto la carica di assessore per diversi anni, aderì al Pci e divenne sindaco di Terni nel 1970. Legato particolarmente al mondo della scuola, Dante Sotgiu si impegnò molto nella pubblica istruzione, una passione ed una missione, tanto da fondare una casa editrice con lo scopo di diffondere testi destinati più che altro agli insegnanti. Durante il suo mandato da sindaco, si trovò di fronte le continue difficoltà del settore siderurgico con i conseguenti processi di ristrutturazione profonda ed ai licenziamenti di massa. Si ricorda, tra l’altro, la chiusura dello stabilimento di Papigno e alla fine dello Jutificio Centurini che il sindaco Sotgiu cercò di scongiurare. Negli anni novanta aderì al Partito della Rifondazione Comunista.

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