Terni, dis-Senso Civico: «Sinistra? Siamo noi»

Attacchi all’amministrazione ma soprattutto l’idea di andare avanti e compattare un pezzo di città attorno alle proposte: «Noi non molliamo»

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Una conferenza stampa che, più che un’occasione per attaccare sindaco, giunta e maggioranza, è servita a ribadire che il progetto ‘Senso Civico’ va avanti oltre le elezioni e punta a compattare la sinistra ternana attorno ad una proposta, una prospettiva politica di medio/lungo respiro.

La ‘squadra’

‘Cerimoniere’ non poteva che essere il consigliere comunale Alessandro Gentiletti che, dall’attivismo dell’associazione Terni Valley, ha fatto nascere una realtà politica che oggi incontra il sostegno di partiti e associazioni: Sinistra Italiana, Articolo 1 – MdP, Possibile, Socialisti del XXI secolo, Esedomani e, ovviamente, Terni Valley.

«Promesse mancate? Certe volte è un bene»

«Non siamo qui per fare campagna elettorale in vista delle regionali del 2020, come la Lega qualche giorno fa – ha attaccato Gentiletti – ma per ribadire che ci siamo, proponiamo anche se questa maggioranza non accoglie nessuna delle nostre idee, talvolta presentate insieme al consigliere Paolo Angeletti con cui collaboriamo, e per dire che questa amministrazione non ci piace. Il ritiro dell’ordinanza su bici, skate e parkour è un primo segno positivo di apertura alla città, ma per il resto siamo di fronte a promesse mancate, posto che a volte è meglio che sia così viste alcune idee che circolano, ordinanze schizofreniche, fronti conflittuali aperti come quello recentissimo con la Cgil e i sindacati, disattenzione su temi cruciali per la città. Noi ci siamo, ci saremo e non intendiamo rassegnarci».

L’ordinanza revocata e i diritti

Per Terni Valley ha parlato il vice presidente Alexander Borrelli che ha ribadito come l’associazione, oltre ad elaborare contenuti con le modalità tematiche che si è data, «vuole continuare a dare voce alle istanze dei cittadini come nel caso dell’ordinanza sul decoro che è stata ritirata anche in ragione della protesta che abbiamo raccolto e sostenuto». Critico con l’amministrazione anche Andrea Pierdiluca di ‘Esedomani’: «Questa maggioranza è riuscita a sbeffeggiare anni di lotte per i diritti sociali di chi vuole vivere liberamente il proprio orientamento sessuale. Il Comune di Terni non ha siglato, per fare un esempio, il protocollo d’intesa in Regione e questo resta un segnale chiaro. Non c’è attenzione alle cosiddette ‘minoranze’ e crediamo che Senso Civico rappresenti un’eccezione a Terni nel sostegno a quelli che sono diritti fondamentali».

Elezione rettore UniPg: «Chiedere ai candidati un impegno per Terni»

Antonio Iannoni di Articolo 1 – MdP guarda al futuro: «Senso Civico è nato come alleanza elettorale ma ora sta diventando qualcosa di diverso, un soggetto che può veicolare quella visione di città, progressista e sostenibile, che questa giunta, questa maggioranza non hanno mai dimostrato di avere. In realtà in termini di progettazione futura ci sembra che il Comune sia proprio fermo al palo. Bisogna cambiare l’approccio culturale, tornare nei territori dove anche la Lega con il suo attivismo è assente e creare nuovi punti di aggregazione». Poi sull’università: «A giugno verrà eletto il nuovo rettore dell’università di Perugia. Ai candidati, Terni, chi la rappresenta, deve chiedere un impegno concreto per il territorio. Si tratta di un asse di sviluppo fondamentale e la nostra città non può continuare ad essere trascurata».

«Replica a Fiorini? Per carità»

 

A ruota hanno poi parlato Federica Porfidi (Sinistra Italiana) («questa amministrazione ha azzerato la cultura, è ambigua sulle questioni ambientali e non ha una visione di città. A noi spetta il compito di costruire una proposta alternativa»), Giovanni Galli (Possibile) («superare incompetenza e incapacità con una proposta aperta, originata da una città che vuole ripartire») e Daniela Cioci (Socialisti XXI secolo). Fra gli spettatori interessati in platea, esponenti di Arci ed anche il segretario generale della Camera del lavoro Attilio Romanelli: «Una replica al consigliere Fiorini? No, direi proprio nessuna visto il livello della discussione».

 

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