A destra Roberto Pileri
«Perché ricordare papà? Semplice, lui è parte della storia di questa città. Un uomo sportivo e di squadra, in un’epoca dove ormai regna più l’individualismo». C’era anche Roberto Pileri mercoledì mattina in Comune per ricordare Paolo, campione nel mondo nella classe 125 – a bordo di una Mordibelli – del motomondiale nel 1975, dirigente sportivo e uno «dei primissimi campioni che Terni ha vantato», come ha specificato il delegato provinciale del Coni Stefano Lupi. A dodici anni dalla scomparsa c’è stato un incontro per tenere ancora una volta il suo nome ‘vivo’.
IL DECENNALE DALLA SCOMPARSA: IL RICORDO DI WALTER PATALOCCO
«Come tornare a casa»
L’appuntamento in Comune
Un momento conviviale per parlare di qualche aneddotto che ha caratterizzato la vita e le gesta sportive di Paolo Pileri: «Ci sono molti amici di una vità di papà – le parole del figlio Roberto – ed è una bella occasione, ringrazio l’amministrazione comunale per l’opportunità. Essere qui, in una giornata ordinaria, è un po’ come tornare a casa per me. Lui è parte della storia sportiva di Terni». Presenti per la circostanza gli assessori al welfare Marco Cecconi e la ‘collega’ allo sport Elena Proietti: «Non ci dimentichiamo di nessuno. Paolo è stato un campione dello sport motoristico ternano, daremo il nostro aiuto per far sì che il suo ricordo perduri nel tempo», hanno sottolineato.
2017, LA ROTONDA ‘PAOLO PILERI’
La comunità ternana
Paolo Pileri
Lupi ha commemorato Paolo Pileri raccontando qualche episodio della sua vita e puntualizzando come «questa giornata faccia bene alla comunità, a lui piaceva parlare di sé in maniera goliardica e ‘zingaresca’, senza autocelebrarsi. Ed è giusto essere qui oggi perché lo sport dà coesione sociale in un contesto dove ci si divide spesso». Come detto molte le persone legate al mondo motoristico (come Roberto Pagnanini o Sandra Bonafede) o meno che hanno voluto presenziare all’appuntamento: tra di loro – oltre a Paolo, anche in rappresentanza del motoclub Terni ‘Liberati-Pileri’ – spiccano il primo meccanico del campione 1975, Mauro Di Lorenzo, Riccardo Riccetti e Cesare Conti.
