Terni e le incompiute: Cavalcavia e Cospea 2

Fose trova un verso la vicenda del primo: del centro commerciale nulla si sa

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La storia, e la polemica, sono decisamente più lunghi di quel tratto di via Alfonsine – una ventina di metri, diceva il Comune – che si voleva rialzare di circa 2 metri e 40 centimetri, per poi realizzare un sottopassaggio pedonale e ciclabile, collegando l’area commerciale esistente con quella che dovrebbe sorgere di fronte. Tanto che si va avanti da anni.

LE FOTO DELL’AREA INTERESSATA

Il cantiere

Il cantiere

Il progetto Tutto comincia a dicembre 2010, quando il consiglio comunale approva il progetto commerciale di Cospea 2 – il cantiere al momento è fermo – per un centro commerciale che dovrebbe sorgere di fronte a quello già esistente in via Alfonsine: la strada, si decise, doveva essere rialzata, mantenendo il normale scorrimento del traffico.

Il comitato Subito nasce un comitato di cittadini che si oppone al ‘cavalcavia’ e nel 2012 dopo «continue richieste alle amministrazioni – racconta Moreno Castellucci, presidente del comitato – il Comune ci chiese di presentare delle proposte alternative».

 

Terni Cospea centro commerciale cavalcavia alfonsine (7)

Via Alfonsine

Le alternative E loro gliene hanno spiattellate diverse: «Veri e propri progetti – spiega Castellucci – messi a punto da ingegneri: la realizzazione di una rotonda, posizionata circa a metà di via Alfonsine; una passerella sopraelevata, servita da ascensori pubblici gemellati; una galleria ciclo pedonale sotterranea, con accesso non meccanizzato e una passerella ciclo pedonale in sospensione, con struttura in acciaio, sostenuta da tiranti». Tutte proposte che «prevedono un investimento medio di circa 700 mila euro, molto meno del milione e 300 mila euro che il Comune prevede di spendere per il solo cavalcavia».

Compromesso? Nelle settimane scorse era apparsa all’orizzonte una possibile soluzione di compromesso che, racconta il Comitato «consisterebbe in un parziale interramento di via Alfonsine ed una parziale sopraelevazione della pista ciclopedonale con attraversamento trasversale su via Alfonsine, in prossimità dell’attuale impianto semaforico». Una soluzione che a loro andrebbe bene.

La commissione Della faccenda si è occupata la prima commissione consiliare che, spiega il presidente, Faliero Chiappini, «ha stabilito che tutte le varie ipotesi progettuali debbono essere valutate dal consiglio comunale e tra queste si possa così scegliere la migliore, sia sotto il profilo ambientale che sotto quello economico».

Le erbacce su Cospea 2

Le erbacce su Cospea 2

Cospea 2 Insomma, alla fine il modo di collegare le due aree commerciali lungo via Alfonsine si troverà. Nel frattempo, però, i lavori per quella che doveva sorgere – Cospea 2, appunto – sono ancora fermi. Dopo che per quel cantiere ci si era scannati, si erano rotte amicizie e collaborazioni professionali di una vita e un imprenditore era pure fallito.

I lavori Il Centro commerciale dovrebbe avere una superficie di oltre 14mila metri quadrati, con circa quaranta nuovi negozi, uffici e strutture di servizio, per un investimento complessivo di 20 milioni di euro – e l’area era stata venduta dal Comune per una cifra vicina agli 8 milioni di euro.

La battaglia I lavori avevano preso il via a novembre del 2012, ma erano stati interrotti a giugno del 2013 in seguito ad un contenzioso tra il proprietario dell’area, Giunio Marcangeli ed Emanuele Amenta, che era il titolare della ditta alla quale erano stati affidati. Al termine di una vera battaglia legale, ad ottobre del 2013 si era registrata la vittoria di Marcangeli e la sconfitta, con tanto di fallimento, di Amenta. Con il terreno che era stato riconsegnato al primo. Da allora, però, in quel cantiere non ha messo piede un solo operaio.

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