Terni, ecco gli eventi conclusivi del progetto ‘La scuola fa quartiere’

Potranno essere seguiti dall’11 al 15 maggio sul canale Youtube e sulla pagina Facebook del Museo digitale di Borgo Bovio

Condividi questo articolo su

Raccontare un quartiere, un territorio: le storie, i personaggi, gli spazi, le generazioni, l’identità, la grammatica. Coglierne le specificità e tutto ciò che lo lega a tutti gli altri quartieri del mondo. Narrare il presente, viaggiando tra la memoria e qualche ipotesi di futuro. Promuovere l’idea dell’istituzione scolastica come presidio sociale e promotore di azioni culturali per creare connessioni, rigenerare e riconoscersi come parti di una comunità. Sono queste le sfide che ha raccolto il progetto ‘La scuola fa quartiere’, promosso dall’Istituto comprensivo Oberdan all’interno del piano Mibact Cultura futuro urbano – Scuola attiva la cultura, e realizzato in partnership con il Comune di Terni nell’ambito del patto di collaborazione You can. Queste sfide sono state condivise con numerosi attori sociali, culturali ed economici della città, dando forza e valore alle attività progettuali. In una conferenza stampa online, venerdì mattina, sono stati presentati gli eventi conclusivi del progetto.

Il processo partecipativo

Il sito www.museodigitaleborgobovio.it è diventato il contenitore di questo lungo processo partecipativo, messo in moto fin dall’ottobre del 2019, ospitando tutti i contributi generati con il prezioso apporto degli abitanti di un’area vasta, stratificata e complessa che va da Sant’Agnese a Rocca San Zenone. È un percorso che ognuno potrà fare navigando il sito o muovendosi tra digitale ed analogico, tra materiale ed immateriale, passeggiando per strade, giardini e ponti. Sono stati disseminati nel quartiere tredici totem, dotati di Qr code che permettono di accedere ad un contenuto specifico o all’home page del sito. Un modo per scoprire la bellezza e l’importanza dei ponti di Rocca San Zenone o la storia del Sergente maggiore Marco di Sarra raccontata dai bambini che frequentano la scuola a lui intitolata; per riandare con la memoria ai momenti drammatici dell’esondazione del Serra o ai fasti sportivi della Libertas; per conoscere la storia della chiesa di Santa Maria della Misericordia o la nuova scuola che verrà. E tanto altro.

Eventi online a conclusione del progetto

Gli eventi conclusivi del progetto potranno essere seguiti via streaming dall’11 al 15 maggio dalle 17 alle 18.30 sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Museo Digitale di Borgo Bovio. L’11 maggio alle 17 è in programma ‘Di scuole e quartieri: esperienze di rigenerazione di luoghi e comunità’. Rappresentanti delle istituzioni e manager culturali a confronto. Le dirette streaming pomeridiane, dal 12 al 14 maggio alle 17: Un quartiere di persone – incontri con i protagonisti del progetto, dei laboratori e di tante storie che da Borgo Bovio e Rocca San Zenone raggiungono tutta l’Italia; Un quartiere in danza – a cura dei danzatori della rete Sharing Training Umbria; Un quartiere di numeri – a cura di Filippo Rossi; Un quartiere di biodiversità – a cura di Jok produzione e Riccardo Mattea; Pagine di quartiere – reading di Elisa Gabrielli, Francesco Papaveri e Valerio Venturi; Borgo Bovio – mostra fotografica virtuale di Luca Santese; MDBB – Mi diverte ballare, bellezza! – a cura di Roumba Pane&Cultura. Il 15 maggio alle 17 è in programma ‘Un quartiere di musica’ – con le orchestre della scuola Manassei, il quartetto dei docenti di strumento (Riccardo Bussetti, Giulio Calandri, Gustavo Gasperini e Daniela Scaletti) e il rapper AimaD. Con un prologo in prosa di Stefano De Majo. Le iniziative per le scuole: il 13 maggio alle 9 ‘Un quartiere di libri e pane Bookquiz’ – a cura della libreria Storie a colori. Installazione animata a cura di Roumba Pane&Cultura; il 14 maggio alle 10.30 ‘Un quartiere meraviglioso’ – a cura di Amodì servizi educativi. Le dirette saranno un palinsesto originale e dinamico di incontri e narrazioni che consentiranno di leggere e guardare il quartiere attraverso il contributo di tante forme di espressione artistica e culturale: la fotografia, la musica, la danza, la letteratura, il cinema, il teatro, la scienza, la statistica.

Il Comune

«I miei complimenti – ha affermato l’assessore alla scuola Cinzia Fabrizi – vanno in primo luogo alla scuola che ha ottenuto il finanziamento e lo ha portato a termine in un periodo difficilissimo adattandosi al cambiamento. Il progetto è un esempio di come attraverso la scuola si recupera un senso di appartenenza al quartiere, che significa anche momento di apertura e ricchezza. Mi preme anche evidenziare che la buona riuscita di questa iniziativa si deve anche alla grande dedizione al lavoro e alla capacità di fare squadra. Inoltre il lavoro della scuola non termina con il progetto ma l’istituzione scolastica è garanzia di continuità e presenza grazie anche al museo digitale attivato». Per l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati si tratta di «un progetto dal contenuto particolare. Riuscire a vedere i quartieri con gli occhi dei ragazzi è straordinario. È lo stesso punto di vista di chi non conosce la città e, vedendola con occhi diversi, ne coglie le potenzialità come ha fatto il fotografo Luca Santese che per cinque giorni ha documentato il quartiere, trovando delle potenzialità che spesso noi cittadini non ricerchiamo più. Ci auguriamo quindi che i giovani continuino a mantenere una visione prospettica aperta sulla città decidendo di fare esperienza e ritornare a stare a Terni per sviluppare nuove idee di futuro». Infine l’assessore al welfare Cristiano Ceccotti ha evidenziato che «questo patto di collaborazione rappresenta una start up innovativa dal punto di vista sociale di un’azione partita dal 2016 con i PON per la rigenerazione. Ora siamo anche riusciti a raccontare il territorio e a valorizzare il progetto grazie alle grandi capacità di dialogo dei ragazzi che vedono le cose con altri occhi. La scuola è un presidio sociale e questo progetto è testimonianza del legame della scuola con il territorio. Un ringraziamento particolare va ai tecnici della direzione welfare e della direzione ambiente per il loro fattivo contributo incentrato sulla qualità. Dall’idea dei totem di quartiere al museo digitale trovo che il valore aggiunto dell’iniziativa sia anche quello di permettere ai cittadini di ripercorrere la loro storia».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli