Terni: elezioni lontane ma prime riflessioni sui nomi in casa Pd

Manca ancora un anno al voto amministrativo ma in via Mazzini c’è chi vuole evitare la ‘sconfitta onorevole’ del 2018

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La riflessione è aperta e, anche se al voto manca più o meno un anno, nel Pd di Terni c’è chi inizia ragionare su come affrontare le prossime elezioni amministrative. Strategie, programmi e – ovviamente – nomi. A partire da quello del candidato sindaco su cui il partito di via Mazzini, da forza di maggioranza nell’ambito di un centrosinistra da ricostruire, avverte un po’ la responsabilità della proposta. Candidati, ad oggi, per sgomberare il campo, non ce ne sono. E neppure ‘rose’ ufficiali di nomi su cui decidere attraverso gli organismi di partito, come la direzione e l’assemblea: qualcosa di concreto potrebbe emergere entro l’estate. Per ora solo voci e percorsi aperti, sulla base di criteri che vedrebbero preferite figure con un certo senso di appartenenza al partito – ergo vicine al Pd o tesserate -, che conoscono bene la città e sanno come si amministra, che sappiano guadagnare il terreno perso, unire contesti e ambienti diversi fra loro nel quadro di un progetto chiaro e condiviso. Mica facile, certo, ma c’è chi vuole provarci senza rassegnarsi ad una ‘sconfitta onorevole’ che per alcuni sarebbe un film già visto. Nomi si diceva, ‘da corridoio’ per il momento, ma qualche ipotesi è già argomento di riflessione. Ad esempio Marina Sereni, folignate e ternana d’adozione, vice ministro degli esteri, fermamente Dem – pur non in linea con la guida emersa nell’ultimo congresso -, certamente esperta e politica ‘di razza’. Poi un’altra donna come Maria Elisabetta Mascio, saldamente legata – da ex insegnante ed ex dirigente – al mondo scolastico, ‘sorella d’arte’, non iscritta al Pd ma candidata anche del Pd alle ultime suppletive in Senato (2020). Altri due nomi che potrebbero essere al centro di una riflessione sono quelli di Sandro Corradi, lui sì ‘dentro’ il Pd, professionista affermato e con buone relazioni ad ogni livello e in campi politici anche apparentemente distanti fra di loro. ‘Trasversale’ per ricorrere ad un aggettivo un po’ abusato. Aggettivo che potrebbe calzare a pennello anche per Mauro Franceschini, ‘extra Pd’ e presidente di Confartigianato Imprese Terni, spesso – insieme ai vertici dell’associazione – critico con l’attuale amministrazione comunale ma al tempo stesso equilibrato e stimato, non solo per i modi. Insomma, la ‘girandola’ è appena iniziata e andrà avanti per settimane, probabilmente mesi. Poi lo stop su un ‘colore’ che in via Mazzini sperano sia quello giusto.


Pierluigi Spinelli

Accogliamo qui l’intervento/replica del segretario del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli, rispetto a quanto riportato da umbriaOn.

Gentile direttore, considero umbriaOn una testata autorevole e puntuale, perciò ho appreso con un certo stupore la rosa di nomi Pd papabili per la prossima scadenza amministrativa cittadina. Naturalmente non mi sfuggono le esigenze giornalistiche, quindi approfitto del tuo articolo per chiedere di puntualizzare che seppure i nomi pubblicati siano senza dubbio tutti spendibili e di grande profilo, ci troviamo nella fase in cui ci stiamo concentrando sul percorso programmatico e su una visione di città per il medio e per il lungo termine. Il Pd ternano lavora alla costruzione di uno schieramento di coalizione ampio e qualificato delle forze progressiste e civiche per restituire un governo solido e autorevole alla città di Terni e le candidature non potranno che essere frutto di un confronto aperto e plurale, che è già in atto. Arriverà certo anche il momento dei nomi, e saró assolutamente disponibile a parlarne, al momento giusto.


Marina Sereni

Maria Elisabetta Mascio

Sandro Corradi

Mauro Franceschini

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