Terni, ennesima aggressione in carcere

L’episodio, denunciato dal sindacato Osapp, è accaduto sabato mattina. Protagonista un detenuto di nazionalità marocchina

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Ennesimo atto di intemperanza all’interno del carcere di Terni, e a rimetterci – come nell’episodio accaduto venerdì – sono ancora una volta gli agenti della polizia penitenziaria. Protagonista, un uomo di nazionalità marocchina, proveniente da Firenze e detenuto nella sezione ‘isolamento’, che sabato mattina ha aggredito un sottufficiale e tre agenti.

La denuncia L’episodio è denunciato dal sindacato Osapp di Terni, attraverso il segretario provinciale Giovanni Cesareo: «Lo stesso detenuto – dice – alcuni giorni fa si era già reso autore di disordini nella struttura ternana e per questo era stato posto in isolamento. Ancora una volta siamo costretti ad intervenire su vicende che speravamo non accadessero più, in quanto la casa circondariale di Terni non è nuova a simili episodi. Ci chiediamo – afferma il segretario provinciale dell’Osapp – per quanto tempo ancora si debba assistere ad aggressioni da parte dei detenuti, a fronte di una direzione che non prende provvedimenti adeguati nei confronti di coloro che pongono in atto simili atteggiamenti. Ai colleghi va tutta la solidarietà ed il supporto psicologico dalla locale segreteria del sindacato».

Ugl E i pericoli connessi al trasferimento in Umbria di detenuti ‘problematici’ provenienti dall’istituto di Firenze, come l’autore dell’aggressione di sabato mattina, era stato già evidenziato nei giorni scorsi dal sindacato Ugl Polizia penitenziaria con una nota che aveva preso in esame i rischi-sicurezza per il carcere ternano e l’intero territorio.

Il Sappe «Altro che dichiarazioni – le parole di Fabrizio Bonino, segretario regionale umbro del Sappe – tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. I numeri dei detenuti in Italia sarà pure calato, ma le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. A Terni, poi, due gravi episodi violenti in pochi giorni sono sintomatici della tensione tuttora viva nelle celle del carcere. L’amministrazione penitenziaria regionale adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dalla sospensione della vigilanza dinamica delle sezioni detentive, provvedimento che – come avvenuto a Terni – ha favorito e favorisce questa ignobile e ingiustificata violenza facendo stare i detenuti fuori delle celle a non fare nulla tutto il giorno».

Intollerabili aggressioni Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, «quelle di Terni sono gravi e intollerabili aggressioni a poliziotti penitenziari. La situazione nelle nostre carceri resta dunque allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Eventi del genere sono sempre più all’ordine del giorno e a rimetterci è sempre e solo il personale di polizia penitenziaria. Il Sappe esprime solidarietà al poliziotto ferito e gli augura una veloce ripresa e ritorno in servizio. Ma va anche detto che queste aggressioni sono intollerabili ed inaccettabili». Con tanto di ‘richiamo’ all’intervento del ministro e del capo Dap.

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