Era stato operato all’ospedale di Narni per la frattura del femore sinistro, conseguenza dell’età – 87 anni – e degli acciacchi. Dimesso in condizioni ‘discrete’, all’intervento aveva fatto seguito il ricovero presso il centro geriatrico Le Grazie di Terni per la successiva riabilitazione. Lì, però, le sue condizioni erano gradualmente peggiorate, fino al decesso – legato a una grave infezione urinaria e alla conseguente polmonite – avvenuto nel giro di qualche settimana.
L’ingresso del centro geriatrico
Le accuse Da allora – era il febbraio del 2012 – i familiari dell’anziano non hanno mai smesso di interrogarsi sull’accaduto. Per loro le diagnosi, le cure e l’assistenza prestata dal medico responsabile del centro geriatrico non erano state adeguate, con tutta una serie di sintomi sottovalutati e un’assistenza a dir poco lacunosa: con accertamenti e visite più frequenti, forse si sarebbe potuto evitare il peggio. Una tesi sostenuta anche dalla procura che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di un 59enne, medico della Asl. Per l’accusa il decesso dell’anziano è «riconducibile al controllo sanitario discontinuo, superficiale e insufficiente cui veniva sottoposto presso la residenza sanitaria Le Grazie».
Il processo Nell’udienza di lunedì mattina di fronte al giudice Rossana Taverna sono stati ascoltati due testimoni, un medico e un fisioterapista. Al termine il procedimento è stato aggiornato al prossimo 18 novembre quando in aula riferiranno i tre medici legali – Paolo Annessi, Mauro Bacci e Luigi Carlini – citati rispettivamente da procura, difesa e parte offesa. Quest’ultime sono rappresentate dall’avvocato Paola Placidi del foro di Terni che ha chiesto un risarcimento di 150 mila euro per i familiari dell’anziano. Il medico finito a processo è difeso dall’avvocato Renato Chiaranti.
