Terni, ‘Fuga dalle urne’: se ne parla al Caos

La presentazione del libro – per iniziativa del senatore Gianluca Rossi – diventa occasione di dibattito politico: appuntamento alle 17,30

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L’argomento, anche alla luce delle polemiche che stanno caratterizzando l’evoluzione delle vicende relative alla giunta Raggi al Comune di Roma, è di stringente attualità.

Il libro Alle 17,30 di giovedì, infatti, verrà presentato – con un dibattito al quale prenderanno parte il docente universitario Francesco Clementi; la vice presidente della Camera dei deputati, Marina Sereni e il sindaco Leopoldo Di Girolamo – il libro ‘Fuga dalle urne – Astensionismo e partecipazione elettorale in Italia dal 1861 ad oggi’, scritto dal senatore del Partito Democratico Federico Fornaro.

Gianluca Rossi

Gianluca Rossi

Rossi Ad organizzare l’evento è il senatore del PD Gianluca Rossi: «Il libro – dice Rossi – mi sembra interessante sia per la parte statistica, che ci permette di seguire l’evoluzione del fenomeno astensionisti in Italia, sia per i temi di riflessione che introduce in relazione ai punti di criticità che evidenzia nel sistema elettorale, ma anche in quello dei partiti e della loro capacità di farsi rappresentanza. Tanto che siamo alle prese con un fenomeno, quello del leaderismo, che non mi pare il modello ideale verso il quale tendere. Ma di questo, come di tutto ciò che nel libro c’è, nel corso del dibattito si potranno sviluppare tesi e teorie diverse, anche spero contraddittorie, così da rendere interessante il confronto»

Federico Fornaro

Federico Fornaro

L’autore Federico Fornaro spiega che «l’obiettivo che mi sono prefisso è quello di stimolare un dibattito, non solo tra gli ‘addetti ai lavori’, ma anche tra chi, dentro e fuori il mio partito, cerca di comprendere meglio un fenomeno, come quello dell’astensionismo, che a mio parere non deve essere sottovalutato». Va ricordato, di passaggio, che nel 2014, al ballottaggio che portò alla rielezione di Leopoldo Di Girolamo, la percentuale dei votanti raggiunse uno striminzito 39,12%.

La spia Secondo Fornaro, infatti, «quello che sta accadendo nel nostro Paese, con un numero sempre decrescente di cittadini che vanno votare, deve essere visto alla stessa stregua di una spia di allarme che si accede sul cruscotto della nostra macchina e che ci dice “abbiamo un problema e se non interveniamo subito rischi di restare a piedi”. Ecco, noi dovremmo capire che i cittadini ci mandano un messaggio chiaro di allerta e che ci dice “voi non ci permettete di avere fiducia e noi non ve la diamo”. Tanto che l’elettorato diventa sempre meno influenzabile e tanto meno interpretabile».

I flussi L’autore, infatti, la vede così: «Su cento cittadini potenziali elettori, io credo che si possa parlare di 20 ‘astensionisti cronici’, gente cioè che non va alle urne per scelta assoluta; di 40 che votano ‘per dovere civico’ e che sono elettori mobili, nel senso che non fanno la croce sulla scheda seguendo direttive di partito; e 40 di ‘astensionisti ‘intermittenti’, persone che si interessano di politica, ma che vanno a votare solo se lo ritengono davvero utile, in base al tipo di consultazione, alla qualità dei candidati e, anche, all’umore politica del momento, magari decidendo di andare e per chi votare il giorno stesso della consultazione».

Il blocco del malcontento Molti di loro, dice l’autore del libro, «rientrano in quello che è stato definito ‘il blocco del malcontento’, che al parlamento europeo, per dire mette insieme qualcosa come 27o seggi (un terzo dei 750 totali; ndr) e che in Italia ha fatto sì che nelle ultime elezioni amministrative, un terzo dei Comuni abbia registrato la sconfitta delle coalizioni che li governavano».

Il referendum L’uscita del libro è a ridosso del referendum, «ma così come propone più domande che risposte sul tema elettorale in senso stretto – spiega Federico Fornaro – così non intende essere una ‘guida’ per il voto referendario. Mi piacerebbe, però, che anche su quello stimolasse qualche riflessione e alimentasse un dibattito costruttivo».

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