Terni, inceneritore: «Vogliamo la verità»

Comitato all’attacco dopo il principio d’incendio di giovedì all’impianto Aria-Acea di Maratta: «Che dicono Usl, Arpa e Comune?»

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Principio di incendio, giovedì sera, all’inceneritore Aria-Acea di Maratta (ex Terni Ena). Le fiamme si sono sprigionate a causa del surriscaldamento di una caldaia. Sul posto, con tre mezzi, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Terni che hanno spento il rogo e ripristinato le condizioni di sicurezza.

L’intervento

La nube L’incendio ha prodotto una nube che – riferiscono dal 115 di Terni – «è solo vapore acqueo dovuto all’intervento dell’impianto di spegnimento automatico». Non si registrano persone rimaste ferite in seguito all’accaduto.

Le verifiche L’episodio è finito all’attenzione dei tecnici di Arpa Umbria per i necessari accertamenti ed ha già riacceso le polemiche intorno ai due impianti presenti nel territorio ternano: a poche centinaia di metri da quello di Aria-Acea dove si è verificato l’incidente, infatti, c’è quello di Terni Biomassa, per il quale si è in attesa della decisione della Regione, alla quale spetta l’onere di stabilirne la possibile riaccensione, dopo lo stop imposto dalle verifiche effettuate da Arpa e carabinieri.

«Report dettagliato» Il comitato ‘No inceneritori’ parla di «ennesimo incidente in un inceneritore. Ricordiamo infatti – si legge in una nota – che dal 2015 ad oggi i due inceneritori hanno sommato una serie di incidenti con conseguenti emissioni incontrollate per qualche ora. Inutile nascondere che la pericolosità si dà anche in questi momenti e la vicinanza dei due inceneritori con la città rende tutto ancora più complicato. Vogliamo entro sabato un report dettagliato sui fatti accaduti, e che si pronuncino Arpa, Asl e Comune».

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