Terni, su Biomassa deciderà la Regione

La conferenza dei servizi di venerdì ha preso atto dei pareri espressi (anche Usl dubbiosa) ed invierà tutto a Perugia: sarà palazzo Donini a fare la scelta finale

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Sarà la Regione – probabilmente ci vorrà ancora un mesetto – a prendere la decisione finale sulla riaccensione o no dell’impianto di Maratta di Terni Biomassa. 

La conferenza dei servizi La riunione di venerdì della conferenza dei servizi, in pratica, si è chiusa con la stesura di un verbale nel quale sono state registrate tutte le posizioni emerse nella fase istruttoria: ora il documento verrà inviato alla Regione, alla quale spetterà il compito di autorizzare Terni Biomassa a riaccendere il suo impianto o di rigettare la richiesta.

La Usl A pesare, e molto, potrebbe essere – ma il condizionale è più che d’obbligo – la posizione assunta dalla Usl2, che stavolta non si sarebbe limitata a presentare una relazione, ma avrebbe ufficializzato il proprio parere negativo nei confronti della possibile concessione della Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla società che gestisce l’impianto.

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Il libro-inchiesta Nella giornata di mercoledì, il comitato ‘No Inceneritori’ di terni aveva presentato un libro-inchiesta  – Inceneritore anonimo – nel quale viene ricostruita la storia ormai ventennale di un impianto che aveva anche provocato, nella giornata di giovedì, la presa di posizione dell’Isde, (l’associazione dei medici per l’ambiente), che si erano rivolti direttamente al collega Di Girolamo – il sindaco di Terni è un medico – per chiedergli di non sottovalutare la cosa.

Il Comune La posizione di palazzo Spada è nota ed è stata ribadita – negli stessi termini di sempre, anche nella riunione di venerdì: «La nostra posizione è chiara fin dall’inizio – dice il sindaco Leopoldo Di Girolamo – una posizione assunta facendo leva su elementi giuridici e che si è rafforzata con il pronunciamento di Asl. Una posizione cristallina, che non può lasciare adito a fraintendimenti, da parte di un ente, il Comune, che non ha esitato a rappresentare al meglio le istanze ambientali della comunità».

Dati non aggiornati Nel parere rimesso in sede di conferenza, il Comune tra l’altro ha sottolineato che «i dati sanitari attualmente in possesso dell’amministrazione comunale sulla popolazione interessata, non risultano aggiornati in modo da poter consentire una valutazione in questa sede; nel comune di Terni è stata recentemente promossa un’indagine sanitaria (attualmente in corso presso il dipartimento di igiene dell’università degli studi di Perugia) per poter disporre di dati aggiornati sul nesso causale tra livello di emissioni e patologie oncologiche, i risultati di tale indagine consentiranno di disporre di elementi idonei all’elaborazione delle prescrizioni sanitarie».

Il Tar La vicenda, comunque, appare destinata a trascinarsi ancora a lungo, visto che qualsiasi sia la decisione che prenderò la Regione, ci sarà un ricorso al Tar: a presentarlo sarà certamente la proprietà di Terni Biomassa in caso di diniego, ma anche il comitato ‘No Inceneritori’ ha promesso di avviare una raccolta di fondi per poter, a sua volta, chiamare i causa i giudici contabili nel caso in cui la regione conceda il via libera.

 

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