Terni, ‘La parità di genere nel Pnrr’: incontro dedicato

Se ne discute lunedì 21 novembre, nella sede ternana della Camera di commercio dell’Umbria, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Condividi questo articolo su

‘La parità di genere nel Pnrr e la certificazione Uni PdR 125/22: un’opportunità concreta per le aziende umbre’, è il titolo dell’iniziativa in programma lunedì 21 novembre alle 15.30, nella sede ternana della Camera di commercio dell’Umbria, organizzato dalla consigliera di Parità della Provincia di Terni Vittorina Sbaraglini e la consigliera supplente Ivana Bouchè, con il patrocinio della Provincia di Terni, della Camera di commercio dell’Umbria, della consigliera di Parità della Regione Umbria e del Comitato per l’imprenditoria femminile, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre.

Parità di genere

«La certificazione della parità di genere, prevista dalla legge 162 del 2021 nell’ambito della Missione 5 del Pnrr è uno strumento di governance – spiegano – volto alla generazione di valore per le aziende e i loro stakeholders, teso a migliorare l’immagine dell’organizzazione e a creare un ambiente di lavoro inclusivo, in grado di promuovere la presenza e valorizzare il contributo delle donne. La prassi prevede l’adozione di specifici indicatori chiave di prestazione inerenti le politiche di parità di genere nelle organizzazioni e ha l’obiettivo di avviare un percorso permanente di cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni stesse al fine di raggiungere una più equa parità di genere, superando la visione stereotipata dei ruoli, attivando i talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese. Per la certificazione di genere sono destinati 10 milioni di euro; per le aziende virtuose è previsto un esonero parziale del versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori (nel limite dell’1% e di 50 mila euro annui), una premialità per la concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici in genere, un miglior posizionamento in graduatoria all’interno di bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture, una riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione alle gare pubbliche».

La violenza sulle donne

Le consigliere di Parità hanno voluto inserire questa iniziativa tra gli eventi del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, perché ritengono che «la violenza sulle donne tragga origine da una cultura fondata su stereotipi di genere, che negano la parità e relegano la donna ad un ruolo subalterno. Solo dando alle donne il giusto riconoscimento del diritto al lavoro ed all’autonomia economica, nonché il diritto ad uno stipendio al pari degli uomini, liberandole da una visione che le continua a vedere angeli della casa o oggetto di desiderio sessuale, si potrà superare la disparità che le vede come soggetti deboli e che genera il terribile fenomeno della violenza sulle donne ed i femminicidi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli