«Terni ‘magazzino’ della droga, non solo spaccio. Infiltrazioni: attenzione massima»

Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Mauro Marzo, fa il punto a tre mesi dall’insediamento

Condividi questo articolo su

«Terni ha un tessuto socio economico sano ma proprio per questo va tutelato. Perché la criminalità organizzata non ha frontiere e a Terni c’è uno dei due istituti detentivi umbri a regime speciale. Anche questo è un tema di attenzione». A parlare è il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Terni, colonnello Mauro Marzo, che venerdì mattina ha incontrato la stampa per fare il punto. L’ufficiale delle Fiamme Gialle si è insediato al vertice del comando di via Bramante lo scorso settembre. Di origini pugliesi, in passato si è sempre occupato di operazioni ed indagini, in contesti investigativi complessi – da Reggio Calabria a Napoli – e su tematiche che spaziano dall’antiriciclaggio alla polizia valutaria, dall’anticorruzione alla criminalità organizzata, fino all’antiterrorismo.

Il colonnello Marzo

«Uno degli elementi connessi al riciclaggio, alle infiltrazioni malavitose – spiega – è la presenza di attività commerciali e imprenditoriali anche di pregio, ma prive di capacità gestionali, talvolta economiche. Come quelle intestate a ragazzi giovanissimi o persone molto anziane. Spesso l’analisi dettagliata della compagine sociale svela elementi decisivi, come la presenza di soggetti con precedenti penali, per individuare possibili forme di riciclaggio». Sul fronte dei reati tributari, un sistema piuttosto usuale – a cui il Ternano non è estraneo – è la presenza di società ‘cartiere’, ovvero finalizzate alla produzione di false fatturazioni. Società intestate a prestanome in cambio di compensi anche relativamente modesti. «In questo modo si ha accesso a bonus, crediti di imposta, agevolazioni fiscali che in molti casi vengono ‘incassati’ altrove. Si pensi alla cessione di crediti di imposta fittizi: l’attenzione nostra e dell’Agenzia delle Entrate è massima, anche sul fronte delle nuove partite Iva la cui apertura viene attentamente monitorata».

Terni e la droga, un rapporto purtroppo costante, vivo e che ha implicazioni sociali. «Mi ha colpito, anche di recente, l’entità di alcuni sequestri. Come quello che abbiamo effettuato lo scorso settembre, quando abbiamo trovato 24 chili di droga nella disponibilità di uno spacciatore. Questo – afferma il colonnello Marzo – può indicare che Terni non è solo piazza di spaccio, ma anche ‘magazzino’ per chi la necessità di rifornirsi. Un altro dato preoccupante è il coinvolgimento di persone molto giovani, minorenni o poco più che maggiorenni, nell’attività di spaccio. Se guardiamo il lato sociale, il mio pensiero è che ci siano ragazzi che badano a fare soldi ‘facili’ trasportando droga o vendendola. Se capissero a cosa si va incontro se si viene fermati, forse ci penserebbero su due volte. E parliamo di giovani provenienti da famiglie assolutamente normali, di certo non segnate dal degrado. Ad ogni modo – prosegue – anche a Terni il traffico di droga ha due principali matrici, una nigeriana e l’altra albanese e gli stupefacenti sono quasi sempre cocaina, hashish e marijuana. Eroina, quasi nulla».

Il tema dell’usura è delicato, perché i numeri delle associazioni delineano un quadro preoccupante, mentre le denunce sono poche: «Quasi inesistenti – conferma il comandante provinciale – forse perché chi cade in questo vortice, vive un senso di colpa, spesso si vergogna ed esternare la propria situazione fra le mura di una caserma. Esiste un’usura connessa anche a necessità come le spese da sostenere per un intervento chirurgico, per problemi familiari. Spesso è un ‘amico caro’ a mediare fra la persona in stato di bisogno e lo strozzino. Sono convinto anche io che il fenomeno sia in larga parte sommerso e sta anche a noi portarlo alla luce». La lente della Finanza non può non riguardare anche strumenti come il Superbonus e il Pnrr: «Cerchiamo di compiere azioni preventive, prima dell’erogazione dei benefici, per verificare i requisiti di legge». Più in generale, la finalità operativa è quella di «tutelare l’equità fiscale, la concorrenza, il rispetto delle regole che vanno a beneficio della collettività». Chiusura sul sindaco Bandecchi: «Lo vedo agli eventi, ci diamo sempre la mano. I rapporti? Istituzionali».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli