Terni, ‘No Inceneritori’: «Cosa volete fare?»

Studio sentieri, Asm, Acea, rifiuti urbani e Piano d’ambito regionale: il comitato in attesa di segnali dal sindaco Leonardo Latini e dall’assessore Benedetta Salvati

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del Comitato No Inceneritori

Alla nuova giunta poniamo una serie di questioni, le solite di sempre in realtà, su cui molti esponenti del governo cittadino di oggi hanno detto molto dai banchi dell’opposizione su cui sedevano ieri. Vorremmo poi capire se la novità di avere poi un assessore all’ambiente competente in materia (è la prima volta!) che viene direttamente da Arpa, sarà un vantaggio o al contrario un vincolo.

Non sempre l’agenzia è un alleato, anzi può essere e deve essere invece una controparte con cui battagliare se si ricopre un incarico politico. Ricordiamo infatti come negli ultimi anni, malgrado il nuovo corso e alcune evidenti discontinuità col passato, abbiamo continuato a denunciare tra le altre cose, anche gravi conflitti di interesse di Arpa o di personale dell’agenzia in vicende direttamente collegate proprio agli inceneritori; segno di un ente ancora non ripulito da connivenze vergognose.

Ebbene, in attesa del ‘trasloco degli inceneritori’, quale posizione assumerà il sindaco quando Acea depositerà la sua richiesta di bruciare rifiuti urbani (la sua frazione secca) in sede di Valutazione di impatto ambientale? Farà la melina come il suo predecessore con Ternibiomassa, che dice pubblicamente no ma formalmente è un si, salvo poi depositare un ricorso al Tar chiedendone la discussione a studio epidemiologico realizzato tanto per allungare il brodo? Peraltro condizionando anche il nostro ricorso fermo lì da giugno 2017 senza nemmeno una convocazione malgrado solleciti.

L’assessore all’ambiente sarà libera di giocare in autonomia dentro le sedi tecniche senza essere condizionata dal suo ruolo in Arpa? Perché il suo ruolo come assessore sarà invece nevralgico nell’iter decisionale. Speriamo bene. Asm sarà rilanciata attraverso gli investimenti per il nuovo impianto finalizzato al recupero di materia senza produzione finale di combustibile per cementifici e inceneritori, o al contrario cederà la sua frazione secca direttamente all’inceneritore di Acea? E darà seguito alle voci che si rincorrono su una inesorabile acquisizione da parte di Acea non solo del biodigestore GreenAsm a Nera Montoro, in cui va l’umido della raccolta differenziata, ma di quote della stessa Asm con la scusa del debito da sanare?

Inoltre vorremmo capire se l’attuale giunta condivide il progetto di Piano d’Ambito regionale impacchettato dall’Auri (Autorità regionale per rifiuti e servizio idrico) che come al solito va in direzione dell’incenerimento con la conseguenza, ormai ampiamente dimostrata in varie aree del paese, di rallentare se non stoppare al ribasso la raccolta differenziata altrimenti non si ha più rifiuti per fare combustibile solido.

Infine lo studio Sentieri aggiornato, così come presentato pochi mesi fa, non fa sperare nulla di buono per la Conca. Aspettiamo che escano i risultati sul nostro territorio. Nel frattempo però c’è il rapporto del 2011. Cosa avete pensato di fare? Gli inquinatori riceveranno i soliti onori o finalmente non sarà più la salute ad essere sacrificata per i profitti di pochi?

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