Acquistavano merce di varia natura, pagandola con assegni di illecita provenienza. Documenti contraffatti, sostituzione di persona e le denunce di vari commercianti ternani, hanno messo gli investigatori della squadra mobile, coordinata dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi, sulle tracce di un gruppo di truffatori italiani. I poliziotti, dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari a delineare il modus operandi del sodalizio criminale, sono riusciti a recuperare parte della merce e a fermare l’illecita attività.
I reati I quattro, un ternano (U.D.) di 47 anni, due romani (M.M. e C.M.) entrambi di 51 anni e residenti a Terni e un pugliese (C.P.) di 25 anni, sono indagati per uso di atto falso, sostituzione di persona, truffa, ricettazione e riciclaggio in concorso tra loro; mentre due di loro anche per reati in materia di stupefacenti e violazione per detenzione di armi. Infatti, in due delle loro abitazioni, oltre alla refurtiva, sono state trovate 33 piante di marijuana e 3 pistole lanciarazzi/scacciacani, prive di tromboncino e tappo rosso, tanto da poter generare il timore di trovarsi di fronte a pistole vere.
La merce recuperata, del valore di alcune migliaia di euro, è stata riconsegnata ai proprietari, mentre sono ancora in corso gli accertamenti relativi ad altri commercianti caduti nella rete dei truffatori, come anche eventuali altri complici del sodalizio criminale.