Terni, più che i motori rombano le polemiche

Scorrono i veleni tra l’associazione ‘Terni Motori & Campioni’, palazzo Spada ed il consigliere comunale Marco Cecconi sulla rotonda intitolata a Paolo Pileri

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di M.T.

Non lo nominano mai, ma il convitato di pietra è facilmente identificabile. L’associazione ‘Terni Motori & Campioni’ ce l’ha con il consigliere comunale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Marco Cecconi e gliene dice di tutti i colori mentre «rende nota la propria posizione nettamente contraria rispetto ai metodi ed a modi che hanno portato, nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Terni all’intitolazione della rotonda adiacente lo stadio cittadino al compianto campione del mondo di motociclismo Paolo Pileri».

«Opportunismo personale» L’associazione mette in chiaro che ciò che mette in discussione «non è l’oggetto della delibera, e cioè il riconoscimento dato ad un grande figlio della nostra città capace di portarne in alto il nome in tutto il mondo tramite le sue vittorie, ma l’opportunismo personale e politico del consigliere comunale portatore della richiesta (Marco Cecconi, appunto; ndr) che, unito alla poca attenzione e nessuna lungimiranza dell’amministrazione stessa, rischia di far abortire un progetto molto più ampio e strutturato del quale, l’amministrazione stessa, era a conoscenza e per il quale si stavano cercando le giuste soluzioni attuative: ‘I Viali dei Campioni’».

I Viali dei Campioni Secondo ‘Terni Motori & Campioni’, «l’idea che vede Terni per storia e tradizione intesa come città di motori e campioni, risulta essere qualcosa di più strutturato ed interessante del solo intitolare una semplice rotonda priva di nome, e caratterizzata tra l’altro da un monumento che a tutto attiene fuorché allo storia ed alla figura di Paolo Pileri, che a seguito di questa decisione ha trasformato la zona principale di ingresso alla città, in una accozzaglia di viali (Borzacchini), strutture sportive (stadio Liberati) e rotonde (Paolo Pileri), senza senso, logica e rappresentatività. Per meglio valutare la situazione, vale la pena ricordare cosa prevede il progetto ‘I Viali dei Campioni’: cosi come presentato e conosciuto, il progetto ha come obbiettivo quello di creare un percorso ideale che, attraverso l’intitolazione di alcune vie cittadine, dia risalto a quei personaggi ternani che con le loro vittorie nell’automobilismo e nel motociclismo sportivo mondiale, hanno dato lustro e fama alla nostra città. L’unire in un unico percorso l’esistente viale Mario Umberto Borzacchini con viale dello Stadio, intitolato nelle intenzioni a Libero Liberati e viale Aleardi, in futuro viale Paolo Pileri, al termine del quale trovi posto un monumento raffigurante i tre campioni, ha nelle nostre intenzioni quello di caratterizzare Terni come la città dei motori e dei campioni».

Giorgio Natali

Il presidente «Rimango esterrefatto e deluso di come sia stata gestita questa situazione. E’ un fatto grave, inconcepibile e inaccettabile – dice Giorgio Natali, presidente dell’associazione ‘Terni Motori & Campioni’ – che, per puro opportunismo politico e personale, si possa arrivare a tanto. Un consigliere, aiutato tra l’altro da una amministrazione che definire poco attenta e superficiale è poco, rischia di far abortire, se non lo ha già fatto, un progetto importante che era stato sposato dalla stessa amministrazione e trattato più volte con i tecnici e gli assessori preposti. Non siamo qui a discutere sul riconoscimento dato al grande Paolo Pileri ma, contestiamo il volersi ergere con arroganza e senza nessun diritto a difensore e promotore delle tradizioni motoristiche ternane quando, da sempre, associazioni con storia e competenza, lavorano ininterrottamente a questo obbiettivo con grandi risultati. Il nostro timore è che adesso, in base alle normative comunali vigenti, questo progetto rischi di non potersi più attuare. Se a qualcuno servono casse di risonanza e consensi, li vada a cercare in sedi differenti e non a scapito di chi propone e si impegna in progetti ben più importanti, ai migliaia di appassionati che rappresenta ed a una storia che merita più che intitolare la prima rotonda disponibile che non avesse un nome. Tra l’altro, le targhe apposte, non recano la minima indicazione di cosa rappresenta Paolo Pileri ne, vi è traccia di ciò che sia stato e di cosa abbia conquistato». Lui, Marco Cecconi, alza spalle e sopracciglia e dice: «Si commentano da soli».

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