Terni, restauro Verdi: stop dalla Regione

Consolidamento e progetto di restauro, Braghiroli (M5S): «Arrivata richiesta di chiarimenti che potrebbe far vacillare l’intero progetto»

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«Il progetto per il teatro Verdi è a rischio. La Regione smonta il piano di restauro». Parola del consigliere comunale del M5S Terni, Patrizia Braghiroli, che mette sul piatto una lettera inviata la scorsa settimana dalla Regione al Comune di Terni: sospensione dei termini del procedimento amministrativo dei lavori di restauro e adeguamento funzionale.

Patrizia Braghiroli

LA LETTERA DELLA REGIONE

La documentazione e la deadline La missiva è partita – governo del territorio e paesaggio, protezione civile, infrastrutture e mobilità, responsabile di sezione Marco Barluzzi – dalla direzione regionale: «La sospensione – sottolinea la Braghiroli – è dovuta alla mancanza della documentazione, che risulta incompleta e che gli uffici comunali dovranno produrre entro 30 giorni. Ma in realtà è una richiesta di chiarimenti che a nostro avviso potrebbe far vacillare completamente l’intero progetto».

TEATRO VERDI, SI MOBILITANO GLI ARTISTI

La lettura Secondo il consigliere pentastellato «si evince che il presupposto essenziale per la progettazione strutturale è proprio il livello di conoscenza del fabbricato supportato da prove in sito e il livello di conoscenza LC2 indicato nel progetto di restauro non è supportato dalla relazione obbligatoria per normativa; è come progettare delle fondamenta senza sapere quale sia la composizione del terreno. I valori di capacità raggiunti dalla struttura a seguito degli interventi sono indicativi del fatto che l’intervento stesso, seppur di miglioramento, non è adeguato per la funzione a cui è preposto l’edificio e per gli investimenti stimati in termini economici: è stata stimata una vita nominale inferiore ai tre anni, ciò sta a significare che tra meno di tre anni il teatro sarà di nuovo fuori uso. E per non farci mancare nulla alcune pareti hanno un grado di sicurezza pari a zero. Ciò significa che il progetto non prevede il loro miglioramento, vale a dire che il teatro rimane in parte così com’è».

IL PROGETTO DIMENTICATO

Il teatro Verdi

Strutture e soluzioni La Braghiroli aggiunge poi che «vengono evidenziate delle carenze nelle verifiche dei collegamenti fra le varie strutture. E non possiamo dimenticare che manca del tutto una progettazione architettonica completa , abbozzata nel 2012 anche dall’architetto Mario Botta, ma mai presa in considerazione. Le criticità che il M5S aveva da tempo evidenziato, le carenze e l’inadeguatezza del progetto ora sono certificate, occorre a questo punto ragionare sulle soluzione alternative, di cui molte già sul piatto, anziché andare avanti con un assurdo progetto di consolidamento… che tanto consolidamento appare non essere. L’ennesimo sgarbo alla città, a cosa serve riesumare un teatro consolidando solo alcune parti e che tra meno di tre anni sarà probabilmente di nuovo fuori uso? Ora siamo veramente stufi, dopo aver constatato l’inutilità di fare domande, ottenendo sempre risposte evasive che mirano a nascondere tutte le inefficienze e le inettitudini di questi amministratori. Bisogna fermare – il pensiero conclusivo della rappresentante del M5S – l’ennesima indecenza, fermiamo i lavori finché siamo ancora in tempo».

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