Terni ricorda Picerno, vittima della mafia

Il 27 luglio del 1993 il vigile del fuoco Stefano Picerno morì ad appena 37 anni nella strage mafiosa di via Palestro, a Milano

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Una stagione terribile, quella degli attentati di cosa nostra che fra il 1992 e il 1993, in Italia, causarono la morte di 21 persone fra cui i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fra le vittime innocenti della mafia criminale, c’è anche il vigile del fuoco ternano Stefano Picerno, morto ad appena 37 anni la sera del 27 luglio del 1993 in via Palestro, a Milano, sede della galleria d’arte moderna e contemporanea.

La tragedia Da quella Fiat Uno parcheggiata in via Palestro usciva del fumo bianco, così il vigile urbano Alessandro Ferrari chiese l’intervento dei vigili del fuoco. Il mezzo esplose durante le operazioni, uccidendo cinque persone: lo stesso Ferrari, i vigili del fuoco Stefano Picerno, Sergio Pasotto e Carlo La Catena e un cittadino marocchino, Moussafir Driss, che dormiva su una panchina poco distante.

Il ricordo In tutti i colleghi ternani e non solo, la memoria di Stefano Picerno è ancora viva: insignito nel novembre del 1993 della medaglia d’oro al valor civile alla memoria, a lui è dedicata la via che conduce al comando provinciale di Terni e una lapide commemorativa posta all’ingresso operativo della struttura. Al ricordo del valoroso e sfortunato vigile del fuoco ternano, si unisce tutta la redazione di umbriaOn.

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