Terni, ‘rimpasto’ del personale in Comune

L’assessore Bertocco: «Mappatura per ridefinire gli organici». Stop alla mobilità esterna, saranno rivisti anche contratti part time

Condividi questo articolo su

«Riconversione e cambiamento»: ha usato questi due termini l’assessore al personale del Comune di Terni, Sonia Bertocco, per spiegare in estrema sintesi, giovedì pomeriggio davanti alla terza commissione di palazzo Spada, il programma di rimodulazione della pianta organica che sarà predisposto dalla nuova amministrazione. Un lavoro che, partendo dalle linee guida e dai numeri contenuti nel Dup e dal piano delle assunzioni approvato a fine luglio, si rende necessario per andare incontro alle nuove esigenze di una città profondamente cambiata negli ultimi anni, ma che avrà come filo rosso un altro elemento: la valorizzazione del personale interno.

Stop alle uscite

«Negli ultimi tempi il personale del Comune di Terni è stato molto sotto pressione, ora è arrivato il momento di smorzare le polemiche: deve tornare a diventare l’asset vero di questa città e palazzo Spada essere attrattivo per gli stessi dipendenti». Per questo l’assessore ha annunciato che verranno rispedite al mittente le richieste di mobilità esterna – sette quelle attualmente pervenute sul tavolo della Bertocco, alle quali ha già risposto argomentando il ‘niet’, che si aggiungono alle altrettante già accettate nei mesi passati -, contemporaneamente si procederà anche ad una rivalutazione dei contratti part time e delle altre agevolazioni. «Le richieste di uscita sono maggiori del 50% rispetto a quelle di entrata (tre al momento, ndr). Ma palazzo Spada ha bisogno di personale interno, non esterno. Verrà fatta attività formativa sia interna che esterna, e sarà rivisto il sistema premiante per chi ha merito e dovranno essere arginati i casi di chi non è in linea con il contratto di lavoro».

Rimappatura e piano assunzioni

Tutto questo nell’ottica di una ridefinizione complessiva dell’organico – che al 31 dicembre scorso si attestava sulle 741 unità, con una spesa triennale di 30 milioni di euro, al di sotto del limite di 35 -, al termine di una ‘rimappatura’ che dovrà cercare di colmare «il gap importante tra l’attuale città e i servizi comunali». Non casualmente l’intervento della Bertocco è stato preceduto da una relazione redatta dai Servizi statistici comunali, sulla base dei quali verranno programmati gli interventi di ridefinizione dei servizi stessi. «Sarà un programma di lavoro che richiederà mesi per rivedere tutto il modello» ha detto ancora l’assessore Bertocco. Un programma ovviamente strettamente collegato al piano assunzioni 2018-2020 redatto recentemente, che prevede in totale 60 assunzioni rispetto a 63 pensionamenti e, una volta attuato, farà scendere il numero dei dipendenti a 738 unità. Ovvio che però, per vederlo concretizzato, bisognerà fare i conti con la situazione di bilancio.

Sport ai minimi termini

Non solo di personale si è comunque parlato nel corso della seduta di giovedì della commissione. All’ordine del giorno anche l’audizione dell’assessore allo sport, Elena Proietti, che, relazionando sulla parte di Dup che la riguarda, ha sottolineato come il suo sia stato uno degli assessorati più toccati dai tagli. «I contributi alle società sportive sono stati completamente azzerati, nonostante gli impianti sportivi comunali siano molto molto malandati e abbiano bisogno di una riqualificazione. Abbiamo quindi approvato in giunta un atto di indirizzo che va incontro alle società, alle quali saranno prolungate le convenzioni per permettere loro di procedere alla riqualificazione». A preoccupare l’assessore è però anche la situazione, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, delle palestre scolastiche, «che hanno tantissime problematiche». A cominciare, l’esempio fatto dalla Proietti, da quella della Benedetto Brin, al centro di un recente sopralluogo dove è stato riscontrato un problema di coibentazione.

Detenuti al lavoro

Chi non ha potuto lamentare grossi tagli è stato invece l’assessore alle politiche sociali, Marco Cecconi. «È stata fatta una scelta strategica e di grande responsabilità nel ribadire i servizi previsti per i più svantaggiati» ha detto in commissione. Ha poi annunciato – come è stato messo nero su bianco nel Dup – che è stata attivata «un’interlocuzione con la direttrice del carcere di Sabbione per valutare l’impiego di detenuti in alcuni lavori socialmente utili, ad esempio nella cura del verde». «Nel momento in cui ci sarà la disponibilità porrò l’attenzione alla questione – ha concluso -, nei prossimi giorni ci incontreremo e vedremo i dettagli. Ma può essere un modo per recuperare queste persone e permettere loro di ritrovare la vita».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli