‘Terni rugby academy camp’: festa per tutti

Chiusa con successo la prima edizione che ha visto coinvolti ventotto ragazzi tra gli undici e quindici anni

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Si è chiuso con una grande festa alla club house di via del Cardellino il primo ‘Terni Rugby Academy Camp’. Tra allenamenti al ‘Liberati’, vasche in piscina ed escursioni in Valnerina, i ventotto ragazzi nati tra il 2000 e il 2004 che hanno preso parte al camp hanno avuto modo di ascoltare i preziosi suggerimenti di campioni del calibro di Bruce Reihana, former ‘All Black’ di rugby seven, Colin Osborne, coach dei mitici Harlequins, il neozelandese Troy Nathan e il tongano Viliami Vaki. Tutto sotto la regia di Mauro Antonini ovviamente e con la preziosa collaborazione dei tecnici del settore giovanile del Terni Rugby.

Stupende emozioni «Come prima edizione è stata un grande successo – spiega Mauro Antonini -, penso che la partita di fine camp contro le ragazze dell’Umbria Rugby abbia dimostrato tutto quello che è stato fatto sia tecnicamente che attitudinalmente. Un mix di stupende emozioni e un grande confronto tra noi tecnici. Grazie a tutto il direttivo del Terni Rugby che ha creduto e supportato questo progetto e senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile». Ad avere la meglio nel match i ragazzi del camp: al termine festa per tutti, uniti nello spirito del Terni Rugby.

Entusiamo Tra i coach, uno dei più toccati dall’esperienza è stato senza dubbio Cesare Marrucci, responsabile tecnico dell’Accademia Fir più giovane d’Italia. «Sono arrivato che non conoscevo nessuno e me ne vado portandomi dietro tante cose positive. I ragazzi si sono dimostrati educati, motivati e desiderosi di imparare allenamento dopo allenamento. D’altro canto quando ricapita l’occasione di avere a disposizione tanti tecnici di tale spessore? Anche per me è stato un grande arricchimento poter condividere e confrontarmi con loro. Abbiamo gettato le basi per il futuro, questo era l’anno zero ma il camp è destinato a crescere e io farò la mia parte anche il prossimo anno, non solo per l’amicizia che mi lega a Mauro ma perché Terni è il posto ideale per fare sport. Tutte le strutture, da quelle sportive a quelle ricettive, sono collegate – chiude Marrucci – nel giro di pochi minuti, e sia i ragazzi che i genitori sono entusiasti».

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