Terni, schianto mortale: in due a giudizio

Partito il processo legato alla morte del viterbese Massimo Alessandri, avvenuta il 22 giugno del 2017 all’incrocio ‘maledetto’ fra strada dei Confini e strada delle Campore

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Il tragico incidente stradale accaduto in uno dei punti più pericolosi e criticati della città – l’incrocio fra strada delle Campore e strada dei Confini, nella zona di vocabolo Sabbione a Terni – risale al 22 giugno del 2017. A perdere la vita era stato l’agente di commercio 49enne Massimo Alessandri, originario di Civita Castellana e residente a Gallese (Viterbo). L’uomo, al volante della propria Fiat 500 L, era stato colpito dapprima da una Mini Cooper che lo aveva fatto fermare al centro dell’incrocio e quindi da una Dacia Duster che sopraggiungeva: quest’ultimo impatto era stato quello mortale.

Le accuse

Quella tragedia è sfociata, a seguito delle indagini condotte dalla polizia Locale di Terni, in un processo che vede imputati i conducenti delle altre due auto: una donna di 38 anni ternana per la Mini Cooper ed un 82enne amerino per la Dacia Duster. Alla prima viene contestata la mancata precedenza che, causando il primo sinistro, avrebbe poi innescato il secondo ben più grave. A carico dell’anziano, invece, c’è una condotta di guida ritenuta non consona, per caratteristiche della strada e visibilità, anche in relazione alla velocità tenuta. Entrambi sono a giudizio per omicidio colposo e sono difesi rispettivamente dagli avvocati Francesco Cipriano e Carlo Viola. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza del procedimento ed in tribunale ci si tornerà il 27 maggio del prossimo anno.

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