Terni, Stefano Bucari: «Mi dimetto per etica»

L’esponente della giunta – ex a questo punto – ha comunicato la propria decisione al sindaco Di Girolamo con una lettera ufficiale

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Stefano Bucari ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore del Comune di Terni. La notizia è emersa giovedì mattina, con l’ex membro della giunta che ha ripreso il proprio posto di lavoro presso Umbria Mobilità. La decisione fa seguito alle conseguenze dell’indagine ‘Spada’ che aveva portato dapprima all’arresto di Bucari, misura poi revocata nel giro di due giorni e sostituita dalla sospensione temporanea dalla carica di pubblico amministratore.

INDAGINE SPADA, LA VICENDA

Le dimissioni «La mia storia politica ed i valori della sinistra di cui mi sento portatore – scrive Bucari nella lettera con cui rassegna le dimissioni – mi hanno sempre spinto a mettere gli “ultimi” in cima alle mie preoccupazioni, consapevole che le domande ed i bisogni che storicamente giustificarono la nascita del welfare sono ancora tristemente presenti nella nostra comunità. L’integrità etica e morale, valori che hanno accompagnato il mio percorso di vita, hanno permesso che vivessi questi bisogni e queste domande come la vera missione sulla quale basare il mio impegno politico e sociale. E’ proprio per questi motivi che ritengo di dover fare un passo indietro, evitando che la vicenda giudiziaria che mi riguarda opacizzi la bontà dell’azione amministrativa che in questi anni ha caratterizzato le giunte da Lei guidate».

LA LETTERA DI STEFANO BUCARI: «MI DIMETTO»

Rimpasto in vista I ‘rumors’, in attesa di ciò che il primo cittadino comunicherà giovedì pomeriggio in consiglio comunale, danno verso la porta d’uscita anche l’assessore Tiziana De Angelis. Ma le prime comunicazioni il sindaco Leopoldo Di Girolamo le riserverà ai membri giunta ed ai consiglieri comunali di maggioranza, convocati per le ore 14.15, prima della seduta consiliare. Con le dimissioni di Stefano Bucari, il numero legale dell’esecutivo è venuto meno e si renderà pertanto necessario almeno un nuovo inserimento – ma è probabile che saranno di più – nel tentativo di avviare una nuova fase, nonostante la ‘buriana’ giudiziaria che ha colpito il Comune.

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