Terni: il 1° Memorial Alessandro Miotto al Campomaggio

Un torneo per ricordare un giovane scomparso troppo presto, a soli 29 anni. L’appuntamento si è svolto il 21 e 22 maggio al CSI sport village di Via Narni. La commozione della famiglia

Condividi questo articolo su

Un torneo giovanile per tener vivo il ricordo di un giovane ternano scomparso troppo presto – era il 2018 e aveva solo 29 anni – a causa di un male che ho la strappato a familiari ed amici. Il calcio d’inizio c’è stato sabato alle 15 alla presenza del centrocampista della Ternana Antonio Palumbo ed è proseguito anche domenica 22 maggio: è il 1° ‘Memorial Alessandro Miotto’, sviluppato grazie alla volontà del fratello Federico e dei genitori con l’aiuto di Riccardo Zampagna e Michele Carotenuto, rispettivamente direttore tecnico della scuola calcio e vicepresidente della San Giovanni Bosco: l’appuntamento si è svolto allo sport village CSI di via Narni, il Centro sportivo italiano e ha visto trionfare il Campomaggio in finale sul SGB.

LA DONAZIONE DEL 2020 ALL’OSPEDALE DI TERNI

Sport, memoria ed emozione

Il memorial è organizzato all’Asd San Giovanni Bosco ed è dedicato ad Alessandro che, fin quando ha potuto, giocava a calcio. Il torneo è riservato ai classe 2012 e vede impegnate la stessa San Giovanni Bosco (primi calci e pulcini), Nuova Accademia, Campomaggio Collescipoli, Sangemini Sport e Amc98. Alle premiazioni sarà presente la famiglia ed il delegato provinciale del Coni di Terni, Fabio Moscatelli. «È stato poco il tempo per organizzare – le parole di un commosso Federico Miotto, il fratello di Alessandro – ma tanta la voglia, la grinta e la determinazione per portare a termine un evento che avesse lo scopo di ricordare una persona troppo importante per me, la mia famiglia e per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo lungo il suo cammino. È stato bello vedere sei squadre che si sono date battaglia su un campo da calcio con in testa solo lo scopo di divertirsi ma di portare comunque a casa il risultato. Complimenti ai ragazzi, alle società, agli allenatori, agli accompagnatori che hanno onorato ancora una volta il fantastico mondo del calcio partecipando al torneo con i loro rispettivi atleti. La commozione era tanta da non riuscire a trattenere nemmeno le lacrime al momento della premiazione. Siamo comunque rimasti lì, davanti a decine di persone, solidi come il marmo, cercando di trattenere ogni singhiozzo e ingoiando bocconi amari». Donata anche una maglia del bomber della Ternana Donnarumma.


Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli