Terni: «’Valentina’, ecco come si rilancia»

Solo 767 gli iscritti per un servizio di bike sharing che va verso una completa rivisitazione

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di Francesca Torricelli

14 ciclostazioni con 10 postazioni ognuna, per un totale di 140 colonnine con circa 79 biciclette disponibili. Si tratta di ‘Valentina’, il bikesharing cittadino rinnovato nel febbraio 2013. Un servizio, quello del Comune di Terni, spesso al centro di molte polemiche, ma dagli uffici arrivano delle rassicurazioni.

La mappa delle ciclostazioni

La mappa delle ciclostazioni

 

Vandalismo e furti «Sono solo 79 le bici disponibili nel periodo migliore, cioè la primavera e l’estate – spiega l’architetto Walter Giammari dell’ufficio mobilità del Comune – per creare una sorta di bilanciamento e non far trovare mai piene le postazioni agli utenti». Ogni ciclostazione «è video sorvegliata per cercare di evitare atti di vandalismo o furti. Anche se, non sempre ci siamo riusciti. Alcune bici, negli anni, sono state rovinate o rotte e abbiamo avuto anche un tentativo di furto, ma la bicicletta è stata subito ritrovata».

 

 

La manutenzione È proprio per quanto riguarda la manutenzione che, al Comune di Terni, sono arrivate una serie di proteste. «È giusto», sottolinea Giammari, «perché gli utenti credono in un servizio, pagano per averlo e meritano che questo sia funzionale e funzionante. Negli anni abbiamo avuto qualche problema per quanto riguarda la manutenzione delle colonnine e dei mezzi perché questa avveniva una tantum. Da oggi, invece, questo problema non dovrebbe porsi perché, proprio in questi giorni, abbiamo stabilito una manutenzione programmata e costante con la ditta installatrice, a costo zero per l’amministrazione, in cambio di spazi pubblicitari sulle colonnine».

La ciclostazione sotto la sede comunale

La ciclostazione in piazza Europa

 

I costi «Ad oggi ci sono 767 iscritti in tutto. Tutte le persone maggiorenni, presentando un documento valido di identità e sottoscrivendo l’accordo per l’utilizzo del servizio, entrano in possesso della tessera a microchip per la quale viene richiesta una quota annuale di 10 euro. La tessera può essere caricata in qualsiasi momento con un minimo di 5 euro. La prima ora di utilizzo è sempre gratuita, anche più volte al giorno, mentre per le ore successive il costo è di 80 centesimi l’ora».

 

Le tessere Fino a qualche tempo fa le tessere potevano essere acquistate «presso gli uffici comunali, allo Iat o al Centro Multimediale. Ora stiamo lavorando per dare la possibilità agli utenti di fare tutto online, tranquillamente da casa, tramite un App per i cellulari e nelle tabaccherie o edicole della città», aggiunge l’architetto. C’è una novità per quanto riguarda, però, i turisti: «Stiamo prevedendo una tessera turistica, della durata di massimo 4 ore, da mettere a disposizione dei turisti in visita in città». Ma per tutto questo, «a breve, il Comune di Terni farà una campagna informativa sulla nuova gestione e sul rilancio dell’iniziativa».

Ospedale e Università «Abbiamo ricevuto delle richieste di ampliamento del servizio da parte dell’ospedale di Terni e delle Università di medicina e di ingegneria a Pentima. Qui il discorso si fa più complicato perché le distanze, rispetto a tutti gli altri punti, sono elevate e stiamo parlando di percorsi con elevata pendenza. Il Comune sta ragionando sulle proposte, ma sarà il caso di pensarci quando avremo la possibilità di investire su mezzi elettrici. Sicuramente non ora».

I progetti Il Comune di Terni «aderirà, inoltre, ad alcuni progetti con le scuole, per avvicinare i bambini al rispetto per l’ambiente. Il concorso ‘Bimbimbici’ che si svolgerà nelle piazze italiane il prossimo 10 maggio e coinvolgerà i bambini delle scuole dell’infanzia e di quelle primarie. Per il prossimo anno scolastico, invece – conclude Walter Giammari – stiamo preparando la collaborazione per due progetti, finanziati dal Ministero dell’ambiente, ‘Piedibus’ e ‘Ciclobius’, cioè andare a scuola a piedi o in bicicletta. Ma di questo ne parleremo più avanti».

Il sostegno Secondo l’assessore ai trasporti e alla mobilità, Emilio Giacchetti, «Il bikeshering cittadino – ‘Valentina’ – è un’azione fortemente sostenuta dall’amministrazione, mossa dall’intento di garantire il servizio già esistente e contemporaneamente rinnovarlo. Il fine è quello di renderlo più fruibile, più dinamico e in linea con le richieste provenienti dalla cittadinanza stessa, che dimostra, ogni giorno che passa, un maggiore interesse alla tutela dell’ambiente, prediligendo l’uso della bicicletta». L’assessore è convinto che «il servizio così rinnovato saprà rispondere ai problemi di manutenzione presentati in passato, concretizzandosi in tutta la sua potenzialità».

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