Terni: ventesimo furto in 37 anni di attività. Anna non ce la fa più: «Prendo un’arma»

Alle prime ore di sabato l’assalto al bar di via Borzacchini. Ammanchi e danni per migliaia di euro. Parla la titolare

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IL VIDEO DEL FURTO

Terni: l’assalto dei ladri al bar di viale Borzacchini – Il video


Il ventesimo furto in 37 anni di attività. Basterebbe questo a rappresentare l’esasperazione di una donna, una imprenditrice che si trova a dover fare i conti con l’ennesimo assalto da parte di una banda di criminali esperti. E invece c’è altro, perché anche questa volta il danno è enorme e l’energia per ricominciare, rimettersi di nuovo in piedi, è ai minimi termini. E’ davvero affranta, distrutta, Anna Margaritelli, titolare del bar dell’area di servizio che si trova accanto al muro di cinta del cimitero, in viale Borzacchini.

Anna Margaritelli

L’assalto

I ladri si sono introdotti nel locale alle prime ore di sabato 5 agosto, poco prima delle 2. «E già stazionavano in zona – dice Anna – forse erano qui sotto, di fronte al cimitero, e hanno atteso il momento giusto, cioè la chiusura dell’esercizio. Erano almeno tre, probabilmente con un quarto a fare da ‘palo’. Queste cose le abbiamo viste dalle telecamere, prima che i ladri le mettessero k.o. staccando tutti i fili che le alimentano». Dopo aver letteralmente scardinato la porta dell’ingresso principale – «era ridotta a un sandwich» dice la titolare -, si sono portati via la cassa automatica, tutti i tabacchi e hanno lasciato dietro di loro una lista di danni che metterebbe in ginocchio chiunque. «Solo la cassa costa 7.500 euro, dentro c’erano circa 3 mila euro, poi svariate migliaia di euro di tabacchi, danni a non finire. Ancora non abbiamo fatto il conto preciso ma il colpo è pesantissimo, di quelli che mettono a terra».

Il bar di Anna Margaritelli

Sconforto e rabbia

La trafila è purtroppo quella di sempre, la più amara. Rilievi investigativi, anche per le impronte, denuncia, conta dei danni. E Anna Margairitelli si sfoga: «Se non fosse che ho due figli a cui dover assicurare un futuro, avrei già lasciato. Mollerei oggi. Mi sono impegnata in politica (è stata consigliere comunale durante la sindacatura Latini, ndR) proprio per fare qualcosa per la sicurezza di questa città. Ma siamo da capo. Fra l’altro, considerando gli orari di intervento delle forze dell’ordine, mi sento di dire che una città di 100 mila persone non può avere una sola pattuglia disponibile. Se fossero intervenuti subito, perché l’allarme è scattato e la segnalazione è arrivata immediatamente, li avrebbero presi. Ma così non è stato perché erano impegnati in un altro intervento. Ci sta, ma eccola qui in tutta la sua evidenza la carenza di mezzi, risorse, personale. Bisogna fare qualcosa, io non ho mai voluto prendere un’arma, ma stavolta lo farò. Perché non ce la faccio più e non si può accettare tutto passivamente. Andando in questura a sporgere denuncia – dice Anna – ho rivissuto quei momenti terribili dell’8 ottobre 2016, quando venni minacciata di morte da un ladro nascostosi nel bar dopo l’ennesimo furto. Sinceramente non ce la faccio più e di pazienza ne ho avuta tanta. Chiedo solo che le istituzioni, il sindaco, il prefetto, le autorità tutte ascoltino le mie parole».

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