Terremoto e turismo, Cgil: «Lavoro a rischio»

Cristina Taborro della Filcams Perugia: «Necessario investire in comunicazione e promozione, con una regia unica e ottimizzando le risorse»

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cristina-taborrodi Cristina Taborro
della Filcams Cgil Perugia

Non solo i danni diretti nelle zone colpite dal sisma, ma anche l’effetto ‘paura’ che sta danneggiando fortemente l’intero territorio umbro: il turismo è certamente una delle vittime del terremoto e a farne le spese, molto spesso, sono soprattutto le lavoratrici e i lavoratori del settore, in modo particolare quelli più precari (magari pagati anche con i voucher) e legati alla stagionalità.

Un settore già in difficoltà per il perdurare della crisi economica generale, con molti lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali subisce un ulteriore indebolimento che, se non opportunamente contrastato, potrebbe risultare drammatico.

Se l’attivazione della cassa integrazione in deroga è stato un provvedimento sicuramente utile per l’emergenza, ora è necessario pensare ad azioni che sostengano il settore nel medio e lungo periodo.

Per questo la Filcams Cgil chiede l’apertura di un confronto tra istituzioni e forze sociali, per condividere una strategia comune capace di rilanciare e promuovere i nostri siti turistici, per i quali necessario investire molto in comunicazione e promozione, ma questo andrà fatto in maniera coordinata, con una regia unica, ottimizzando le risorse.

Non possiamo pensare che il problema sia solo e soltanto degli operatori del settore, si tratta di un problema che riguarda una buona fetta del Pil del nostro territorio e quindi di un problema di tutti.

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