Terremoto in Umbria: «Creare no tax area»

Emergenza sisma, Confcommercio e Federalberghi: «Almeno per i prossimi tre anni. Far restare le imprese»

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Misure speciali per il commercio e il turismo, oltre a una creazione di una ‘No tax area’ per – almeno – i prossimi tre anni. A richiederlo, nel contesto dell’emergenza terremoto, sono Confcommercio e Federalberghi Umbria: da giovedì i tecnici sono a Norcia per il censimento dei danni.

Norcia

Norcia

Tagli e cassa integrazione Confcommercio e Federalberghi chiedono «la creazione di una ‘No tax area. per le zone più colpite dal terremoto, almeno per i prossimi tre anni, il taglio del 50% su imposte, tasse, tributi e contributi – sia nazionali che regionali e comunali – per le imprese del commercio e del turismo di tutta l’Umbria, almeno fino al 31 dicembre del prossimo anno, assieme ad altre misure speciali, la sospensione dei pagamenti e dei mutui, la cassa integrazione in deroga per tutti, compresi gli stessi imprenditori e i collaboratori familiari e il riconoscimento del ‘danno indiretto’ da terremoto, così come avvenuto per il sisma del 1997 in tutta la regione». Il documento sarà inviato in giornata alla Regione.

MARY, TITOLARE DI UN MINIMARKET A NORCIA: «TANTE CRITICITA’»

terremoto-norcia-fabio-toni-20161102-0036Mantenimento delle imprese L’obiettivo delle richieste – le parole di Giorgio Mencaroni, presidente Confcommercio e Federalberghi Umbria – è quello di «creare le condizioni per far restare imprese e cittadini sul territorio e di far ripartire l’economia, una volta usciti dall’emergenza. La situazione in tutta l’Umbria è difficile; nelle aree più colpite è drammatica. Se le imprese non riusciranno a sopravvivere nei prossimi anni, che saranno quelli della ricostruzione, non ci sarà un futuro per quei territori, destinati a quel punto allo spopolamento e all’abbandono. E’ uno scenario che va scongiurato ad ogni costo».

Le sistemazioni Intanto Federalberghi, in coordinamento con la protezione civile, sottolinea che è «già riuscita a trovare tutte le sistemazioni alberghiere necessarie, per oltre 1.500 posti letto, destinate ad ospitare gli sfollati che hanno accettato di lasciare momentaneamente i loro territori». Per quel che concerne Confcommercio, da giovedì i tecnici sono impegnati in Valnerina per una prima conta – con gli imprenditori coinvolti – dei danni subiti, diretti e indiretti. Prosegue nel contempo (QUI i dettagli) la raccolta fondi finalizzata a sostenere progetti in favore delle imprese danneggiate.

Giacomo Leonelli con Matteo Renzi

Giacomo Leonelli con Matteo Renzi

Prodotti tipici Prosegue intanto l’iniziativa di Giacomo Leonelli, segretario regionale del Partito Democratico, in merito ai prodotti tipici di Norcia: «Successo dell’appello e già in campo diverse idee per dare corpo alla proposta. Ora subito un tavolo regionale con la Regione capofila: occorre non perdere tempo e dare subito gambe all’appello – sostiene Leonelli – anche supportando le lodevoli iniziative degli imprenditori che hanno dato vita al consorzio ‘I love Norcia’. È utile aprire nell’immediato un ragionamento con la grande distribuzione, che già in colloqui informali sembra aver dato la piena dispobilità alla realizzazione di ‘corner’ all’interno dei supermercati, in Umbria e fuori regione, attraverso cui commercializzare i prodotti anche invitando ad un consumo ‘consapevole’; si potrebbe ipotizzare di concordare con le categorie economiche la previsione di spazi visibili e ben identificabili per questi prodotti all’interno di fiere e mercati prenatalizi; sarebbe, infine, utile, anche per raggiungere potenziali acquirenti all’estero, coinvolgere i grandi operatori del mercato online mettendoli in contatto con i produttori del territorio. Non si tratta di privilegiare l’aspetto economico – chiarisce il segretario – rispetto al resto: la ricostruzione ci sarà, siamo convinti che la risolutezza del Governo, insieme alla nostra tradizione e al nostro know how, faranno sì che si torni alla normalità nel più breve tempo possibile. Ma questo terremoto, come ha giustamente ricordato anche il commissario Errani, è diverso da tanti altri, diverso anche da quello del ’97: allora non c’era la crisi economica e non erano coinvolte direttamente realtà economiche così rilevanti come quelle coinvolte in Valnerina. Il nostro obiettivo, quindi, dev’essere ricostruirla e far sì che tutti i suoi cittadini, a cominciare dai più giovani, tornino a viverci e a lavorarci. Per farlo, e per far sì che Norcia e la Valnerina continuino a vivere anche nell’emergenza, è necessario – conclude – fin da subito lo sforzo di tutti».

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