Todi, dove i non udenti possono telefonare

Il progetto si chiama ‘comunic@Ens’ ed è stato presentato sabato mattina. Catiuscia Marini: «Servizio di grandissima importanza»

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Il progetto si chiama ‘comunic@Ens’ e grazie alla sua attuazione anche le persone non udenti possono telefonare, grazie alla nuova piattaforma informatica inaugurata sabato mattina a Todi, dove è stata realizzata la sala operativa. E’ stato realizzato grazie ad una sinergia tra Regione Umbria, Distretto sanitario ASL1 di Todi, comitato umbro della Croce Rossa Italiana e sezione umbra dell’Ente nazionale sordi ed è un servizio, spiega la Regione, «al passo con la tecnologia, che abbatte le barriere della comunicazione utilizzando le tecnologie più avanzate e grazie ad esse il nuovo ed innovativo servizio, tra i primi in Italia, i non udenti possono utilizzare la video-chat, il video interpretariato e l’accessibilità da qualsiasi browser e da qualsiasi ausilio tecnologico. Con una semplice APP ci si potrà mettere in contatto anche da uno smartphone o tablet e i sordi saranno liberi di comunicare senza alcuna difficoltà soprattutto in situazioni di emergenza, per poter accedere ai servizi di emergenza sanitaria, ma anche a tutti gli altri servizi del sistema sanitario regionale, o per un quotidiano bisogno. Il sistema, inoltre, consentirà ai non udenti di poter entrare in contatto diretto con chiunque».

Marini «Il servizio – ha detto la presidente Marini – è di grandissima importanza prima di tutto per le persone non udenti perché abbatte quelle barriere che fino ad oggi hanno impedito ai sordi di poter comunicare e di poter, da soli e in autonomia, richiedere interventi del nostro sistema sanitario, sia in casi di emergenza che per tutte le altre prestazioni. Dunque, si accresce ulteriormente la qualità del nostro servizio sanitario. Una qualità che viene declinata con servizi concreti che mirano all’inclusione di tutti i cittadini. Una inclusione che, in questo caso, non è un semplice slogan, ma una realtà concreta. Ritengo questo nuovo servizio davvero prezioso perché consente ai sordi di poter comunicare e dialogare, oltre che offrire loro maggiore sicurezza ed anche privacy in quanto in assenza di questo servizio è sempre necessaria una mediazione ed in un settore come la sanità molto spesso si devono comunicare dati sensibili cui si deve garantire la massima riservatezza. Un servizio di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi».

I destinatari Luciana Rossetti, presidente del consiglio regionale dell’Ente nazionale sordi e tradotta da un’interprete della lingua dei segni, ha spiegato che «per tutti noi sordi oggi è una giornata bellissima e carica anche di emozione. Da oggi ci sentiamo meno soli e gli uffici della Regione e del servizio sanitario che hanno reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo. Oggi ci sentiamo anche più sicuri, perché finalmente, e grazie a Comunic@ENS, possiamo da soli metterci in contatto con le strutture sanitarie a partire da quelle dell’emergenza. Ed i recenti terremoti ci hanno confermato la grandissima importanza di questo servizio. Abbiamo, infatti, avuto diversi casi di non udenti che in Valnerina hanno vissuto grandi difficoltà e momenti di apprensione per le difficoltà di comunicare. La giornata di oggi, quindi, per noi è davvero bella e storica».

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