Un efficientamento sismico da 283 mila euro con formale avvio dei lavori il 15 settembre scorso e conclusione prevista per il 20 febbraio 2023. Il tutto grazie al superbonus 110%: protagonista è la Sinergo Group e l’intervento riguarda la torre Barbarasa di Terni, ben visibile lungo via Roma.
L’efficientamento sismico
Tecnicamente si tratta di un efficientamento sismico con direzione dei lavori in mano all’ingegnere Giuseppe Longhi ed Emanuela Ranucci committente: «Circa trecento erano le torri costruite in città ma intorno al 1600 ne restavano ormai ben poche. La meglio conservata è la torre Barbarasa: ringraziamo il condominio per la fiducia di averci affidato questo importante intervento di ristrutturazione». il messaggio lanciato a settembre dalla società coinvolta. I lavori andranno avanti per mesi: «Un importante contributo – il pensiero del consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi – privato al recupero di uno dei monumenti più significativi della Terni medievale. Tra qualche mese la torre apparirà agli occhi dei ternani e dei visitatori ancora più bella di oggi».
Michele Rossi
Il restyling
Un intervento – il commento di Rossi – particolare e «strutturato in complesse fasi per una durata di quattro mesi circa. Attraverso ripuliture, lavori di scuci e cuci, di rinzaffo e di stuccatura a base calce si ridarà nuova vita a quello che è il simbolo principale del trascorso medievale della nostra città. Verranno realizzati anche importanti e necessari interventi su alcuni dissesti strutturali attraverso tiranti di rinforzo interno. Solo a livello di ponteggi, questi si svilupperanno per tutti i lati e per tutta l’altezza della torre. Una operazione completamente privata dai costi assai importanti. Questa è agevolata da recenti bonus edilizi, grazie alla ditta edile che eseguirà gli interventi Sinergo Group Srl. Quello che però fa estremamente piacere è sapere che l’intervento è completamente a carico dei privati proprietari, la struttura non è pubblica, verrà eseguito da una ditta ternana e non è dovuto a nessun tipo di emergenza o rischio nell’immediato (recentemente solo piccoli distacchi di malta cementizia) ma solo alla sensibilità di tutti i soggetti coinvolti – conclude – verso il valore storico culturale di un bene meritevole di essere valorizzato, apprezzato e conservato per il futuro. Grazie».
