«Tra Terni e Narni sinergie vincenti»

Per l’assessore Giorgio Armilei è necessario «dare corpo ad una progettualità di sistema sulla quale far convergere risorse finanziarie»

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L’assessore comunale di Terni, Giorgio Armillei, fa professione di ottimismo, stilando il bilancio di ‘Terni Narni Smart Land’ e parla di una «tappa importante del percorso già avviato da tempo dalle amministrazioni verso lo sviluppo di un’area urbana integrata smart. Si tratta di un’importante occasione per dare corpo ad una progettualità di sistema sulla quale far convergere risorse finanziarie di fonte regionale ai partire dai Por Fesr e Fse 2014-2020, nazionale ed europea, nonché capitali privati. Quella appena conclusa è la prima tappa di un percorso che nei prossimi mesi punta a strutturarsi come modalità di confronto permanente con il territorio per lo sviluppo di un polo urbano intelligente».

LE IDEE A CONFRONTO

La mobilità Le indicazioni emerse dal tavolo tematico sulla mobilità sostenibile, dice Armillei, «riguardano la necessità di incentivare progetti sulla ciclabilità urbana ed extraurbana in particolare per quanto riguarda i circuiti europei come la Spoleto-Norcia importanti anche ai fini turistici, promuovere i sistemi per la mobilità elettrica sia per il trasporto delle merci che delle persone, approfondire le metodologie per la valutazione dei risultati delle azioni messe in campo sul territorio confrontandole con città benchmark in materia di mobilità smart. Infine fondamentale sarà l’elaborazione congiunta, come progettazione dal basso, tra i diversi portatori di interesse, per il Piano per la mobilità sostenibile Terni-Narni quale strumento di riferimento per lo sviluppo di strumenti ed interventi virtuosi ed ecosostenibili sul tema».

L’innovazione Il tavolo di lavoro sull’innovazione e la coesione sociale, invece, «ha focalizzato l’attenzione sull’approccio promozionale degli interventi a partire dal target dei giovani e sull’importanza di responsabilizzare tutta la comunità e la rete dei soggetti che, a diverso titolo operano nella welfare society, nella cura della persona lungo tutto il suo ciclo di vita. Il progetto di accompagnamento della persona, verso la sua autonomia – secondo Armillei – deve svilupparsi a partire dai suoi bisogni e dalle risorse individuali e trovare risposta in un sistema di servizi modulato in base ai diversi livelli del bisogno. Fare innovazione sociale significa impiegare in modo nuovo le risorse del fondo sociale europeo per interventi rivolti alle persone più vulnerabili, intercettando, coinvolgendo direttamente e valorizzando la comunità tutta, le associazioni di volontariato e l’impresa sociale verso forme innovative di risposta ai bisogni».

L’edilizia Il dibattito relativo all’edilizia sostenibile, dice l’assessore, «ha declinato il tema sia in termini di architettura bioclimatica, bioedilizia, sostenibilità dei materiali impiegati che in quello più ampio ed inclusivo di città sostenibile. Le proposte emerse dal dibattito sono relative principalmente all’edilizia pubblica a destinazione residenziale e non, con l’obiettivo di operare in una dimensione attuativa finalizzata al consolidamento e allo sviluppo di filiere dell’edilizia nell’ottica smart city. La ricerca di una qualità diffusa dell’edilizia, sia in termini di progettazione che di realizzazione, è indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo della sostenibilità. Particolare attenzione va riservata al recupero del costruito e alle aree urbane di maggior degrado senza dimenticare di sviluppare azioni di marketing territoriale che guardano verso Roma».

L’economia Per quanto riguarda il tavolo sullo sviluppo di filiere per l’economia sostenibile, spiega Giorgio Armillei, «in particolare sono stati affrontati i temi della biochimica e del ciclo dei rifiuti. Occorre ripartire dalle specializzazioni e vocazioni del territorio. La sostenibilità e l’economia circolare è la sfida che le imprese debbono perseguire per avviare un processo di forte modernizzazione dell’apparato economico e produttivo. Su questo esistono già molte esperienze concrete che coinvolgono non solo l’aspetto produttivo ma anche le leve di consumo e post consumo fino ad arrivare al recupero a fine vita. Particolarmente importante è focalizzare l’attenzione sugli aspetti finanziari, le leve attraverso cui concretizzare nuovi modelli di sviluppo possono andare da nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, alle partnership pubblico – privato, al coinvolgimento di istituti bancari e fondazioni.

L’energia Dal confronto sul settore dell’energia sostenibile, prosegue l’assessore, «emerge come sia fondamentale l’apporto congiunto di istituzioni, associazioni, centri di ricerca, università, imprese. Terni-Narni potrebbero proporsi come area di sperimentazione per progetti europei. Vi sono possibilità nello sviluppo di apparati per la gestione intelligente dell’energia e in particolare possibili collaborazioni con aziende che operano nel settore agricolo. La rivoluzione smart nel settore energia ed in generale nelle infrastrutture ICT che sono al servizio del consumo intelligente e quindi sostenibile dell’energia, non è solo tecnologica, ma soprattutto culturale. Per rendere efficaci e fruibili i servizi connessi alle tecnologie smart, va impostato un lavoro di informazione e formazione per sensibilizzare le persone e promuovere comportamenti virtuosi. Occorre anche potenziare la campagna di informazione verso le imprese su temi di interesse sia come produttori di apparati che come consumatori di energia per i loro processi produttivi».

L’innovazione Quanto al dibattito che si è sviluppato intorno all’Ict, innovazione tecnologica e imprese creative, «questo segue un percorso di partecipazione già avviato nelle precedenti tappe degli open day negli appuntamenti a Papigno dello scorso gennaio e a Collescipoli del mese di giugno. Il tavolo ha visto la partecipazione di un pubblico eterogeneo di partecipanti al confronto che ha permesso l’avvio di un dibattito ricco e diversificato, fino a tracciare proposte progettuali condivise e concrete, e presentando esperienze negli ambiti dell’ict, dell’artigianato digitale, della manifattura additiva e delle imprese culturali. Emerge con forza anche la necessità della dotazione infrastrutturale e delle reti in particolare, quale condizione per lo sviluppo di progetti nel settore ict».

Terni-Narni 2025 smart ideas In riferimento a questo tema, conclude l’assessore Armillei, «stato avviato un lavoro di analisi dello scenario da diverse prospettive quali demografia, sistema locale del lavoro, dotazione infrastrutturale, che ha permesso di rafforzare l’idea che Terni e Narni possano realmente svilupparsi quale area urbana integrata e connessa, capace di intercettare nuove potenzialità di sviluppo sostenibile».

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