Gesenu in GreenAsm: «Stop a trattativa»

Biodigestore Nera Montoro, il sindaco di Narni De Rebotti alza la voce: «Latini la interrompa, assenza di qualsiasi coinvolgimento del nostro Comune»

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Interruzione della trattativa Asm-Gesenu per quel che concerne l’acquisizione del biodigestore di Nera Montore e convocazione di un consiglio comunale congiunto Terni-Narni per parlare del tema. A chiederlo con forza è il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti: «Ciò rientra nell’ambito delle scelte condivise con i cittadini».

GESENU IN GREEN ASM: «A CHI CONVIENE?»

Il sindaco Francesco De Rebotti

De Rebotti chiede lo stop: «Noi non coinvolti»

Il sindaco del comune fa una premessa: «Mi giunge voce della imminente conclusione della trattativa di Asm con Gesenu per l’acquisizione da parte di quest’ultima delle quote che appartengono a TerniEnergia nella società Green Asm, società che gestisce il biodigestore di Nera Montoro. Operazione questa che, se confermata, è stata portata avanti nel più completo silenzio ed in assenza di qualsiasi coinvolgimento del Comune di Narni, territorio in cui è collocato l’impianto: qualche giorno fa ho chiesto informazioni al sindaco di Terni senza ricevere risposta. Tanto meno ho avuto informazioni in merito da Asm. Vogliamo sapere, come devono sapere tutti i cittadini di Narni e non solo, a quale idea di gestione del rifiuti corrisponde questa presunta novità nella gestione del biodigestore di Nera Montoro».

DE REBOTTI E I DUBBI DI INIZIO 2019

Leonardo Latini

«Terni che vuol fare?»

De Rebotti vuole spiegazioni: «Cosa si ha in mente? Cosa hanno in mente il Comune di Terni e la sua controllata Asm riguardo la pianificazione impiantistica del nostro territorio in materia di rifiuti? Il biodigestore di Nera Montoro continua a produrre problemi per le comunità che vivono in prossimità dell’impianto. Gesenu metterà le risorse per riammodernarlo, renderlo più efficiente oppure arriva con l’idea di raddoppiarlo per spostare su Narni l’organico di Perugia? Ho sentito troppo spesso parlare in maniera fantasiosa dell’utilizzo delle aree dell’ex polo chimico di Nera Montoro, come fosse un’appendice di Terni. Per questo motivo chiedo ufficialmente al sindaco di Terni di interrompere la trattativa con Gesenu per mettere nelle condizioni anche la nostra comunità narnese di conoscere qual è il progetto di sviluppo di quell’area nel parere di chi è già presente cioè Asm e di chi vuole insediarsi, quali e quante risorse verranno messe nell’ammodernamento del biodigestore esistente e se corrisponde al vero e sulla base di quale progetto si vuole ampliare il biodigestore di Nera Montoro».

IL COMITATO ‘NO INCENERITORI’ NON RESTA IN SILENZIO

Il biodigestore GreenAsm

Il consiglio

Infine il sindaco di Narni evidenzia che si metterà in azione per «chiedere un consiglio comunale congiunto Terni-Narni per fare in modo che si discuta di questi temi, che lo si faccia sulla scorta di un’idea di sviluppo e di gestione che non sia di esclusivo interesse dei gestori ma ristabilisca una governance pubblica negli obiettivi e nelle finalità. A maggior ragione dopo le parole del ministro dell’Interno che da Orvieto ha ribadito chiaramente la prospettiva della termovalorizzazione anche nelle nostre terre: con quale modello rispondiamo? Con quale pensiero? Cosa pensa il mio collega sindaco di Terni e la sua Asm? Cosa pensano per esempio di termovalorizzazione gli ambi-leghisti alla Gianni Daniele o il ternano-otricolano, capogruppo e uomo delle istituzioni a tutto tondo Cristiano Ceccotti, lontanissimi da me politicamente ma vicini nell’occuparsi del territorio. Sì, perché distinguere tra Terni, Otricoli o Narni diventa difficile su questo terreno. Sarà interessante scoprirlo e discuterne nel consiglio comunale congiunto».

Thomas De Luca (M5S)

«Nessuno si azzardi a fare operazioni di questo tipo senza consultare il consiglio comunale», evidenzia Thomas De Luca (M5S). «Dopo l’annuncio di Matteo Salvini che ha affermato di puntare tutto sull’incenerimento dei rifiuti in Umbria, con l’applauso ammaestrato del sindaco Latini, trasformando de facto Terni nel camino unico dell’Umbria, oggi veniamo a conoscenza che nei piani della Giunta Latini c’è anche di svendere il territorio ternano a Perugia. Accogliamo totalmente la richiesta di un consiglio comunale congiunto tra Terni e Narni e presenteremo una richiesta di convocazione del consiglio comunale facendo fronte comune con le altre opposizioni e chi nella maggioranza avrà la dignità di non chinare la testa».

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