Trenitalia Umbria, stretta sui ‘portoghesi’

«Nella sola giornata di lunedì su 4.509 persone controllate ben 303 non erano in regola col titolo di viaggio: il 6,7%»

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Trenitalia annuncia una vera e propria ‘lotta senza quartiere’, anche in Umbria, «contro i furbetti del treno che intendono viaggiare sui convogli regionali senza biglietto. Nella sola giornata di lunedì – informa Trenitalia – su 4.509 persone controllate ben 303 non erano in regola col titolo di viaggio, dato che evidenzia un tasso di evasione del 6,7%».

TremitaliaI controlli Per combattere il fenomeno dell’evasione «Trenitalia ha avviato da alcune settimane, in tutte le regioni italiane, un’attività strutturale e sistematica di potenziamento dei normali controlli, con il coinvolgimento di un gruppo nazionale di agenti che – ogni settimana – lavora in una diversa realtà regionale, affiancando le squadre locali che restano invece sempre attive nel proprio territorio. Questa settimana sono circa 50 gli agenti che stanno operando in Umbria, concentrando l’attività sui treni e nelle stazioni dove il fenomeno dell’evasione è più significativo, in linea con quanto rilevato dai capitreno, ma anche segnalato dagli stessi passeggeri in possesso di regolare titolo di viaggio».

Gli effetti 263 persone sono state allontanate prima di salire a bordo perché prive di biglietto, 19 regolarizzate in treno per un incasso di circa 400 euro, 21 verbali di accertamento emessi per un importo complessivo di circa 2.100 euro. In due casi è stato necessario l’intervento della polizia ferroviaria.

La stazione di Terni

La stazione di Terni

Le linee I controlli si sono svolti a bordo dei treni sulle principali linee dell’Umbria – la Foligno-Perugia-Terontola, la Foligno-Ancona e la Foligno-Terni-Orte – e a terra nelle stazioni di Perugia, Perugia Ponte San Giovanni, Bastia, Assisi, Foligno, Spoleto, Terni, Orte e Terontola. I tassi di evasione più alti sono stati rilevati sulla linea Perugia-Terontola (16,3%) e sulla Foligno-Perugia (10,2%); i più bassi sulla Terni-Roma (3%) e sulla Terni-Fabriano (1,9%).

Le risorse Il nuovo approccio, spiega Trenitalia, «con il lancio di messaggi positivi che invitano al rispetto delle regole, ma anche con un maggiore rigore e capillarità nei controlli,  va a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori, che paga il biglietto e l’abbonamento e delle Regioni, cui compete l’onere di finanziare il servizio: maggiori risorse consentono di investire di più nel miglioramento del servizio. Le risorse recuperate da quest’attività contribuiranno infatti a proseguire nel percorso di ammodernamento e potenziamento della flotta regionale già avviato da Trenitalia e che ha condotto la società di trasporto del gruppo FS Italiane a lanciare lo scorso agosto una gara per la fornitura di 500 nuovi treni regionali dal valore complessivo di quasi cinque miliardi di euro. È destinata a cambiare anche la strategia di Trenitalia nei confronti dei circa 2.400 trasgressori che, negli anni, hanno collezionato più sanzioni senza mai versare nulla nelle casse della società. L’azienda è pronta a denunciare l’insolvenza fraudolenta, prevista dal codice penale».

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