Treofan, passa l’atto in consiglio. Con tanto di astensione ‘colorita’

Terni – Trenta favorevoli e due astenuti, Leonelli e Fiorini. Il consigliere di Forza Centro critico: «Insignificante, serve per pulirsi…». De Angelis: «Sindaco non sia fantasma»

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Il consiglio comunale di Terni sa sempre sorprendere per qualità e sostanza delle interlocuzioni. Non ha fatto eccezione la seduta di lunedì pomeriggio, dove si è discusso – dopo gli atti sull’assestamento di bilancio e la convenzione per la gestione del servizio di tesoreria – anche della Treofan: è stato approvato un atto di indirizzo di sostegno con trenta voti a favore e due astenuti, Emanuele Fiorini di Forza Centro e Anna Maria Leonelli di UpT. L’ex consigliere leghista ha argomentato la sua scelta in modo chiaro, forse anche troppo.

TREOFAN, ESPOSTI E CONTROLLI

Il sindaco Leonardo Latini

L’atto di indirizzo

Nel documento si legge che il «consiglio comunale condanna le scelte scellerate della multinazionale, che intende chiudere lo stabilimento di Terni, nonostante il suo indubbio valore produttivo e la sua virtuosità a livello nazionale ed europeo; sottolinea la valenza strategica che rappresenta il sito produttivo Treofan per Terni, per l’Umbria e per l’intero Paese, tanto da renderlo, insieme all’intero comparto chimico ternano, confacente con quanto previsto dall’articolo 43 della Costituzione; ritiene che il sindaco debba intervenire in tutte le competenti sedi istituzionali, in primis al Mise, per tutelare i livelli occupazionali e produttivi della Treofan; ritiene fondamentale l’esigenza di operare per obbligare Jindal alla cessione dello stabilimento ternano; richiede altresì al sindaco di riferire periodicamente al consiglio comunale sugli sviluppi ed esiti di questa vertenza; esprime solidarietà alle maestranze tutte e alle loro famiglie, che vivono da mesi una situazione critica e che chiedono soltanto di avere il diritto di continuare a lavorare». Il presidente del consiglio comunale, Francesco Ferranti, ha poi aggiunto che si tratta di un atto «di vicinanza e d’impegno per cercare di risolvere un problema che incide negativamente sul nostro territorio e oltre 140 famiglie».

TREOFAN, LICENZIAMENTI PER 142 DIPENDENTI

Emanuele Fiorini

«Insignificante, serve per pulirsi…»

Tra gli astenuti c’è Fiorini che, già nei giorni scorsi, aveva manifestato la sua contrarietà: «Non si possono chiudere le stalle dopo che sono usciti i buoi. Questo documento è insignificante, non serve a nulla e non dà un aiuto concreto, è utile per pulire la coscienza di qualcuno ed a questi giochi non ci sto. Occorre un’azione veramente forte e concreta: tutta l’amministrazione comunale, con in prima linea il sindaco, devono andare a Roma a parlare con il premier Giuseppe Conte. Solo lui può intervenie. L’atto serve per pulirsi l’ano, è una presa per i fondelli», la ‘colorita’ chiusura. Da segnalare che i consiglieri del M5S Federico Pasculli e Claudio Fiorelli in un primo momento si erano astenuti, per poi cambiare il voto in favorevole.

Tiziana De Angelis con Latini lo scorso febbraio

La critica per il sindaco: «Non sia fantasma come sempre»

Prima di passare alle comunicazioni di Latini – nulla di nuovo – sull’emergenza Covid-19, è Tiziana De Angelis ad approfittarne per lanciare una frecciata al sindaco: «Finora è stato latitante rispetto a certi argomenti e poco visibile in merito alle situazioni prospettate in Treofan. La minoranza invece è sempre stata vicina ai lavoratori: non sia un fantasma come sempre. Condivido molte delle parole di Fiorini».

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