Una sciarpa del Grifo sulla bara di Matteo

Nel pomeriggio di giovedì i funerali del 20enne di Spello. C’era anche una maglia del Cannara. Ancora in prognosi riservata il ragazzo di Bevagna. Polemica per le condizioni delle strade

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In programma nel pomeriggio di giovedì i funerali di Matteo Buratti, il 20enne di Spello morto nella notte fra sabato e domenica per un incidente stradale tra Foligno e Bevagna, lungo la strada regionale 316, in provincia di Perugia.

INCIDENTE FATALE NELLA NOTTE DI SABATO SULLA STRADA PER FOLIGNO

Anche una maglia del Cannara

La camera ardente è stata aperta per tutta la mattinata: lunghissima la fila di amici e conoscenti per dare l’ultimo saluto al giovane, molto conosciuto in paese. Il papà Angelo è un operaio, la mamma Roberta ha un negozio di parrucchiere e lui di tanto in tanto la aiutava. Aveva anche una sorella. Matteo era uno sportivo: tifoso dell’Inter e del Perugia, giocava nel Cannara. E sulla sua tomba c’erano infatti una sciarpa del Grifo e una maglia azzurra, in onore della sua passione sportiva. La funzione religiosa si terrà alle ore 15 nella chiesa di Limiti, poi Matteo sarà tumulato nel cimitero di Collemancio.

L’altro ragazzo ancora in prognosi riservata

Cordoglio unanime è stato espresso a vari livelli. In particolare i sindaci di Spello e Bevagna – uniti nella tragedia – hanno fatto sentire la loro voce esprimendo la loro vicinanza alle famiglie dei ragazzi coinvolti. Sì perché, oltre alla famiglia di Matteo, ce n’è un’altra che piange: il giovane S.B. – 24enne bevanate che era sull’altra vettura – è ancora ricoverato con prognosi riservata all’ospedale di Foligno. Per lui fratture multiple sia agli arti che al torso. È già stato sottoposto a vari interventi chirurgici e altri ne seguiranno.

Strade pericolose e locali che chiudono troppo tardi

Matteo aveva appena riportato a casa la fidanzata mentre, sulla sua Mini viaggiava sulla sr316 in direzione Bevagna. L’altra auto, una Peugeot, proveniva dalla direzione opposta. Il frontale proprio sul sul ponte, in un tratto dove si sono spesso verificati incidenti. Anche per questo, oltre al cordoglio, restano le polemiche per le condizioni delle strade, periferiche del perugino, su cui ci sono troppi morti. Sotto accusa la qualità del fondo stradale e la scarsa illuminazione. «Quella strada è pericolosissima», ha detto Moreno Landrini, sindaco di Spello. Mentre Annarita Falsacappa, primo cittadino di Bevagna, ha rinnovato «l’appello ad essere vicina ai ragazzi, facendo finalmente un discorso serio sugli orari di chiusura delle discoteche e dei locali, perché sono troppe le vittime, sono troppi i giovani che mettono in serio pericolo la loro vita e noi adulti abbiamo il dovere di tutelarli».

Riunione in Prefettura sulla sicurezza stradale

E proprio nei giorni dei funerali di Matteo in prefettura a Perugia si è riunito l’osservatorio provinciale per il monitoraggio degli incidenti stradali, presieduto proprio dal prefetto Claudio Sgaraglia. Alla riunione c’erano rappresentanti di carabinieri, polizia, finanza, Anas, municipale e dell’Istat. Impegno condiviso quello di porre maggiore attenzione al problema, investendo sulla prevenzione, in particolare delle cause più comuni degli incidenti: alta velocità e distrazione (soprattutto legata all’uso di smartphone). Ci sarà un impegno maggiore anche sulla geolocalizzazione degli incidenti, per mappare con precisione i tratti più pericolosi.

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