Urban Center, riapre l’aula studio lungo le scalette di Sant’Ercolano: «Non basta»

La coordinatrice di Udu Perugia Margherita Esposito spiega il lavoro che stanno facendo i rappresentanti degli studenti per aprire nuovi spazi

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di Gabriele Ripandelli

«Avere luoghi di socializzazione, incontro e studio è importante per rendere Perugia una città universitaria sempre più accessibile». Margherita Esposito, coordinatrice della Sinistra Universitaria Udu Perugia, commenta così la riapertura dell’aula studio autogestita Urban Center che si trova lungo le scalette di Sant’Ercolano. Un traguardo che viene festeggiato come un piccolo successo dopo «mesi e mesi di collaborazione con l’ateneo» ma con la consapevolezza che c’è ancora molto da fare.

La riapertura

«Abbiamo portato avanti l’istanza e la necessità di avere delle aule studio aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 dato che non tutti hanno la possibilità di studiare a casa» ci spiega Esposito. La Urban Center, per localizzarla è quella davanti a Umbrò, era stata a lungo chiusa durante la pandemia e ha avuto bisogno di lavori di messa a norma. Ripercorrendo i passaggi si parte dal 23 febbraio quando in consiglio degli studenti è stata approvata la mozione Udu che richiedeva l’apertura di nuove aule studio nelle sedi distaccate e nei poli didattici fuori dal centro storico. Il 9 maggio al tavolo di gestione della pandemia (TACI) è stata richiesta e ottenuta la riapertura delle aule studio autogestite rimaste chiuse durante la pandemia. Il 26 luglio è stata riparta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 l’aula autogestita Ceccherelli in via Elce di Sotto 21. Infine, il 9 settembre si è svolto l’incontro con l’ateneo in cui è stata chiesta e ottenuta la mappatura delle aule studio ancora in gestione dell’Ateneo e la riapertura di quelle disponibili.

Prossimamente

A limitare la riapertura è stata la chiusura per la pandemia e i lavori necessari che ne conseguivano. Da settembre è stata avviata una collaborazione tra rappresentati e Ateneo che ha già portato i primi risultati anche se sono considerati insufficienti. Si chiedono nuovi spazi anche nei poli didattici fuori dal centro storico come San Sisto e nelle sedi distaccate a Foligno, Terni e Narni. Esposito commenta: «Sappiamo già che verrà riaperta quella in piazza Università ma non basta. Ci sono accordi con il Comune per aprirne di nuovi. Tanti sono i vantaggi che questi possono portare ai pendolari che non devono rientrare in casa o a chi ha bisogno di un luogo tranquillo e con una buona connessione a Internet».

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