VAS: «Misure drastiche per chi inquina»

Terni, Pierluigi Rainone del circolo ‘Verdi Ambiente e Società’ commenta la visita della Commissione Ecomafie nel territorio ternano

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di Pierluigi Rainone
Segretario circolo ‘Verdi Ambiente e Società’ Terni

Il circolo VAS di Terni ha assistito con un certo disturbo alla visita della Commissione Ecomafie nella città di Terni e, più in generale, in tutta l’area che fa parte del sito Sin Terni-Papigno. Perché per l’ennesima volta si usano molte belle parole per illustrare la gravità della situazione ambientale e sanitaria ma non si prende nessun provvedimento concreto per contrastare un livello di inquinamento e di emissioni che è tra i più alti in Italia e in Europa.

È un segreto di pulcinella che il perimetro attiguo alla Tk-Ast sia una bomba ambientale, al pari della discarica che non è neanche coperta, che le emissioni in atmosfera siano al di sopra dei parametri di legge in modo esponenziale (come riportato puntualmente dalle centraline di rilevazione Arpa), che sia presente un’alta concentrazione di diossina proveniente non solo dall’acciaieria Tk-Ast ma anche da altri impianti del territorio, che sotto il manto stradale in molti punti della città siano presenti scorie della lavorazione dell’acciaio (come si è evidenziato effettuando l’ennesimo scempio ambientale con l’abbattimento dei pini di via Bramante) e potrei continuare ancora a lungo, purtroppo.

Tutto questo è ampiamente conosciuto dal sindaco (massima autorità sanitaria a livello comunale), dal procuratore della Repubblica oltre che al presidente della Commissione, dottor Vignaroli, e dalle altre istituzioni preposte al controllo ed alla repressione dei fenomeni di illegalità ambientale. Tutti sanno ma nessuno interviene. Intanto il cancro continua a mietere sempre più vittime e le malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson e demenza senile precoce) sono in costante aumento.

Lo scorso anno in Cina il governo ha deciso di chiudere tutte le industrie e le fabbriche che non rispettano i parametri di legge in materia ambientale: quando avverrà lo stesso in Italia? La parte fusoria dell’acciaieria (i due forni elettrici tanto per intenderci) sono una vera e propria bomba ambientale a livello di emissioni di metalli pesanti e diossina. Tutti sanno ma nessuno lo dice. Temo che un provvedimento come quello attuato dal governo cinese non avverrà mai visto che la classe politica e sindacale sono totalmente subalterne alla volontà dell’economia capitalistica). Speriamo che prima o poi lo capiscano anche molti ternani che la salute non può essere merce di scambio con nulla.

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